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Solo per quest’oggi la Montagna è aperta ad ogni creatura di Erellont, il Re si sposa e tutti sono invitati alla festa. Le strade di Liliveth sono state addobbate con fiori e lanterne bianche, i nani brindano di casa in casa alla salute della coppia, cantando e ballando. Era dai tempi della povera regina Cahoime che la Montagna non aveva una regina, e la gioia è palpabile. La cerimonia non si svolge a palazzo. I nani non hanno una vera e propria religione, sono sogni come tutti gli altri qui ad Erellont, e come tali, non sono stati creati da nessun Dio a cui rendere conto. Hanno però le loro tradizioni, ed è una di queste quella che si sta per mettere in atto. Ci troviamo nella parte più bassa della Montagna, c’è un buon profumo di terra nell’aria, e in lontananza si sente dell’acqua scorrere. Brianna si trova all’inizio di un lungo corridoio, in compagnia di Selene e di Manto. La bambina, damigella d’onore le sta rimboccando lo strascico dell’abito. È stata lei a cucirlo con le sue mani, un regalo per la futura matrigna, un segno di accettazione e di benevolenza. È una creaturina minuscola, come tutti i nani, ma bella ogni oltre dire. Si dice che sia grazie al sangue Elpis della nonna, se non ha ancora sviluppato la barba tipica delle nane ed è semplicemente una miniatura di una principessina perfetta e impeccabile. Manto, la prima regina, è accanto a Brianna. Una presenza quieta, serena e docile. Indossa un semplice peplo rosa cipria fermato sulla spalla sinistra da una spilla che ricorda la testa di un cervo. Ha sul capo la sua corona, che non è altro che una coroncina di fiori bianchi e azzurri. - Mi ha detto Roy che non hai scelto la tua corona e il vessillo.- il vessillo non è impellente, ma la corona… Manto osserva la giovane Elpis con i mansueti occhi celesti, prima di portare le mani alla testolina e sfilarsi la corona dal capo. Si allunga per poggiargliela fra i capelli, deve quasi mettersi sulle punte, ma anche se la Elpis non è una vichinga, la Prima Protetta di Umabel, è piccina un sacco. E’ poco più alta di un nano standard. - Questa la fece per me mio marito il giorno delle nostre nozze.- racconta - Nemmeno io avevo scelto una mia corona, non mi consideravo degna.- racconta - Tienila, spero che ti porti la stessa fortuna che ha portato a me.- Nonostante Gilroy I sia morto da tempo, è noto il fatto che lui e Manto abbiano avuto un matrimonio felicissimo, tanto che l’indovina, dopo la sua scomparsa, ha rifiutato di accompagnarsi a qualsiasi altro uomo o sogno perché “ Mi è stato già dato un marito, è stato con me per 500 meravigliosi anni, è molto più di quanto qualsiasi persona possa chiedere”
Si incammina lungo il corridoio, dopo un cenno verso l’ormai nipote acquisita, le mani al grembo e l’andatura fiera e regale degna della sovrana che è stata. Selene si porta alla destra di Brianna, è vestita alla maniera nanica, con un vestitino verde e color argento, i suoi colori, con una mantellina sulle spalle e il cappuccetto a coprirle i lunghi capelli castano rossicci. Il viso, lentigginoso, è serio come sempre - Andiamo?- chiede. Trotterella avanti per spargere fiori dove far passare Brianna, è ancora piuttosto piccola da avere l’andatura a paperotta tipica dei nani bambini, ma è così dignitosa che non ci si fa poi troppo caso. A metà strada viene raggiunta da Hector e Heaster, che nonostante fossero stati affidati alla nana nutrice, hanno deciso che pure loro vogliono far parte attiva del matrimonio. La bambina sospira a guardare i fratelli che sbraitano, e alla fine abbassa il cestino in modo che siano loro a buttare i fiori mentre lei cammina fra loro. C’è da dire che, la piccola, per il caratterino peperino che ha, è davvero molto docile e paziente con i fratelli minori.
La sala è un enorme caverna dove il pavimento declina verso una fonte d’acqua che sembra cadere giù dalla cima stessa della montagna. Quelli che hanno deciso di essere presenti alla cerimonia, praticamente tutto il Piccolo Popolo, sono in piedi ai due lati del passaggio lasciato per la sposa. C’è chi grida benedizioni nella sua lingua, che batte le mani felice. Tra i presenti spiccano Moki Moki, vestito a festa, ovvero con il panciotto rosso e la giacca con le code nera. Winny, appollaiata fra le orecchie di Moki Moki, con un piccolo fiorellino fra le orecchie e Cayden Watson, messo un po’ a disparte, vicino alla moglie Astra, con un fiocchetto rosso a mo di collarino. Ci sono anche diversi bambini, bambini che stanno sognando, che si trovano a Liliveth perché amano passare il loro tempo ad Erellont lì, fra i nani. Le decorazioni, lanterne di carta bianca che flottano nell’aria come spinte da un vento impercettibile sono opera dei Pukka, mentre le fate sono quelle che hanno fatto spuntare i bei fiori che, a ghirlanda, decorano le pareti. Sean è accanto la riva del lago, le mani dietro la schiena, un’ espressione tranquilla e serena sul viso. E no, mica sorride in pubblico, ma si vede che è contento, dai. Accanto a lui l’officiante, un nano anziano, tutto curvo, dalla lunga barba candida che si acciambella al suolo, e la testa tonda e calva come un uovo. Sean tende le mani verso Brianna quando questa arriva, e se le porta al viso per baciarne il palmo. Indossa dei pantaloni neri, infilati negli stivali, una giubba sempre blu, e sopra la sua bella corazza d’argento con lo stemma dell’aquila sulla scocca. Ha i capelli ben pettinati, e raccolti in una treccia, e la barba rifilata di fresco. Sul capo, la corona.
L’officiante, per quanto anziano, ha una bella vociona possente: - Questo è davvero un giorno felice per Liliveth e il Piccolo Popolo.-. -
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⋆ Brianna B. Byrne⋆«It is no bad thing to celebrate a simple life.»
Brianna Berenice Byrne è impaziente, sente il cuore accelerare in fretta e tenta di respirare a fondo, prende regolarmente la tisana offerta da Livia ed il suo bambino cresce con vigore, ma sembra trasmettere la sua forza anche a lei, una semplice Umana, una Elpìs minuta, che al suo parto gemellare ha invocato Raffaele e tutti gli Arcangeli, oltre a qualche santo.
Ha le braccia rilassate lungo i fianchi, le dita sono appena ritratte, nessuno dovrebbe notare il tremore. L’addome è prominente, sebbene abbia l’abito non enfatizzi il punto, celare la gravidanza è impensabile, sua madre Rebecca avrebbe sospirato, affranta per l’assenza del bustino, lei bella anche nella vecchiaia, elegante, affusolata come un cristallo, ugualmente splendente, Brianna vorrebbe fosse al suo fianco. Non è un dono concesso agli Elpìs, purtroppo, ormai è orfana e non può contare sulla presenza di Alfred, suo fratello maggiore, il suo confidente, il suo primo e migliore amico. C’è Constance Byrne, l’unica figlia scampata alla furia della guerra, insieme al figlio Ernest con la moglie e le due figlie, Brianna ha visto la loro nascita e li accompagnerà sino alla morte. Essere una Portatrice di Speranza non è facile, la strada è costellata di pietre d’inciampo ma non oggi.
La Elpìs è stata aiutata da alcune dame, i suoi lunghi capelli castani sono stati raccolti in boccoli, simili a boccioli di rosa, fermati da forcine sottile e racchiusi in un fermaglio d’argento a spirale, divenuto un ramo di rose bianche, a cui sfuggono alcune ciocche posatesi sulla pelle chiarissima delle spalle scoperte, perché l’abito donatole dalla principessa ha un’ampia scollatura, inusuale per Brianna, sulla quale spicca la collana in platino, tempestata di diamanti, come un ramo baciato dalla brina e con una gemma azzurra, incastonata all’altezza della gola, quasi fosse l’ultimo fiore rimasto nell’inverno. Il abito da sposa non è candido, non può essere, composto da una veste azzurra in seta e due sopravvesti color ghiaccio leggere, che danno volume alla gonna, scivolano oltre il corpetto, si aprono in maniche a calle, tempestato da minuscoli fiorellini bianchi, che sembrano illuminare la sua figura minuta e femminile. È un capolavoro, Brianna ha cercato di ringraziare la ragazzina, ma lei era più attenta a non stropicciare la stoffa, né perde d’occhio un singolo lembo di esso.
«Sì, non sono riuscita a disegnare.» ammette con un sorriso lieve sulle labbra carnose, sfiorate dal rossetto: «Io sono una donna, ho lavorato per vivere, ho fatto degli errori, non sono una regina. Posso essere una guida, posso dare qualche consiglio, aiutare le brave persone che vivono qui. Non c’è molta regalità nel mio sangue.» guarda Manto, la prima sovrana, così delicata, soave, somiglia ad una creatura angelica, autorevole e mai autoritaria, amata e rispettata per la preziosa regina che fu, che può essere per il Piccolo Popolo.
Manto si sfila la corona, il bambino manda un paio di calci, perché la madre ha aumentato la pressione arteriosa e ciò lo indispone, sembra incapace di formulare una qualsiasi parola, piega le ginocchia per agevolare il passaggio, deglutisce aria.
«È un grande onore, mia signora.» dice in tono fermo, alzando gli occhi color nocciola sulla profetessa: «Immeritato, io non ho fatto nulla di glorioso, ne ho il vostro dono o la grandezza eroica delle regine della Montagna, ma se potrete benedire la mia via, sarò felice. Tutte voi siete state fiere, coraggiose, generose, siete un esempio, se avrò qualche merito, sarà per i vostri insegnamenti e per l’amore della mia famiglia, il re, i miei figli.» include Cahoime, ormai, neppure lo specifica, sta nel gruppo. «I Nani, il Piccolo Popolo e la sua straordinaria vitalità, la Fratellanza. Questa è la mia famiglia, sono molto fortunata. Vi ringrazio, le renderò onore, sino a quando non avrò convinto i mastri orefici a darmi qualche consiglio più semplice.» si raddrizza, avrà la sua corona ed il vessillo, magari scomoderà l’intera Liliveth per avere pareri, suggerimenti, conferme e la principessa finirà per scacciarla, il re per sbuffare, ma farà il suo dovere dal principio alla fine.
Hester ed Hector non sono sobriamente abbigliati, non lo sono quasi mai, però la sorella ha dato sfogo al suo estro creativo; Hector è vestito alla maniera dei nani, dei più nobili, fatta eccezione per un paio di pantaloni con elastico, necessari per ragioni molto importanti, non pare a disagio, avanza sino alla mamma, poi si scosta per andare dietro alle sorelle, nella speranza di domarle, in quanto ‘maschio’ e si trova muto, con dei fiori nella mano, che Selene impedisce possa assaggiare, risponde con rabbia, poi tenta di addolcirla col dolore, ma i petali restano lontano dalla sua bocca. Hester è una dama dei Nani, non svetta su nessuno, ha i capelli castani raccolti in una treccia con un fermaglio simile a quello materno, l’abito rispecchia la cultura nanica, tranne per una rosa di seta sulla vita e le maniche a sbuffo, la gonna ampia lascia intravedere le scarpire color cipria con dei brillantini sullo scollo, saluta tutti giuliva, sorridente e corre dalla mamma e dalla sorella, insieme al fratello. Sono due bei bimbi, beneducati ma vivaci, alla fine, i fiori vanno un po’ ovunque, quasi fossero lanciati a caso.
Brianna è felice, per questo il bambino si placa, l’aura è una calda carezza, il suo sorriso è sereno, ringrazia Manto, i suoi figli, poi arriva sino alla sala e cerca Gilroy con gli occhi.
Non trema, non esista, adesso, non ha più paura, sente solo la gioia perfetta del momento.⋆ SCHEDA ⋆Elpìs ⋆ 102 anni ⋆ Pasticcera ⋆ Mammaschema role © psìche
Edited by Callum Iain Payne II - 27/11/2017, 01:29. -
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Aimee Mai Andrassy, invitata dalla sposa, rimane in un angolo, silenziosa e quieta, la sua aura è la risacca del mare in un giorno di sole. Ha espletato le formalità, portando gli auguri di lunga vita da parte delle principesse ed ha consegnato i doni, poi trovatasi con le mani libere, si è accomiatata con un ultimo inchino. È una creatura sottile, delicata, una bambola d’avorio e d’oro, avvolta in una sontuosa veste azzurra, come i suoi occhi brillanti, non eccede in ricchezza per rispetto verso la sposa, il suo solo gioiello è una catenina con una singola perla a far da ciondolo, le maniche a falda larga consentono di celare le mani, i piedi sono nascosti dalla gonna, i ricami sulle bordature richiamano agli arabeschi dei roseti ed i capelli sono sciolti sulle spalle, fatte eccezione per le ciocche laterali, intrecciate sulla nuca, bloccate da un nastro celeste.
Aimee scambia qualche parola con Moki-Moki, porge i suoi omaggi a Winny, considerata fra gli eroi della Guerra dei Traditori, si accosta anche ad Astra, la Splendente, ma rimane intimidita da Cayden, qualcosa di simile al timore reverenziale, che potrebbe avere davanti a Zeus, a Michele, alla Signora dei Sogni, perché rimane una semplice sirena, non le manca il coraggio ma non si reputa nulla di più di quanto appare.
La Nereide si volge, all’entrata di Brianna, scorge una bellissima donna che ha la freschezza e la luce di una fanciulla, sa che può essere Manto, la prima regina della Montagna. Liriope ha descritto la sua bellezza, le ha raccomandato di ringraziare la veggente, Aimee abbassa lo sguardo, poco prima di sorridere a Brianna, alla sua percezione gioiosa, fa un respiro soddisfatto mentre scorge Cahoime, Hester, Hector, sono tre bambini bellissimi, la principessa conosce l’etichetta ma i due gemelli sono troppo giovani per attenersi alle regole. Arretra, quasi occupasse troppo spazio, ci sono altri Elpìs, i parenti di Brianna ma lei è solamente un’amica, non si intrufola, rimane in una posizione strategica, perché intende seguire la cerimonia, anche se l’altezza non l’aiuta molto.
Dress. -
.■ ■ Albert Dylan Hannigan ■ ■
■ Elpìs ■ 36 anni■ Avvocato ■ Single ■ NB ■ sheet[x]Albert Dylan Hannigan è arrivato per accompagnare Hanae Komaiko, raggiante nel kimono di seta ricamato su tutta la superficie con maniche ampie e l’obi dorato, come la prima veste, dorato e la gonna ampia su cui poggia la coda della cintura giapponese, il rosa è il colore predominante, tanto da essere presente negli spilloni sistemati fra i capelli neri, lisci e scintillanti di riflessi lunari. Minako Kita, invece, ha optato per un modello tradizionale, rosso che è il colore della felicità, dell’unione con tocchi viola, dorati come l’obi più spesso con la chiusura sulla schiena, ricamato con fiori bianchi è composto da cinque vesti sovrapposte, ognuna diversa e simile, pesante ma non abbastanza da scalfire il radioso sorriso della sorella, neppure gli alti zoccoli di legno, intaccano la sua grazia e il ventaglio dipinto è ornamentale, il gioiello è uno spillone d’oro fra i capelli acconciati, discreto e di classe, la piccola Ailin porta un kimono bianco e rosso, scarpine più comode, capelli raccolti, tiene il papà per mano, come Lucian che ha l’onore del doppiopetto, simile a Benedict, ma che sogni o sia desto non è facile da comprendere.
Albert ha acquistato il suo completo a Roel, qualcosa di classico, adatto ad una cerimonia; il sarto ha sistemato pantaloni, camicia e giacca per le sue misure, il tutto in un color mattone spento, solamente la camicia è candida, senza colletto e con ampi polsini, ha pure stivali sfavillanti ed i capelli pettinati con cura, ma con meno fatica, rispetto ai riccioli di Benedict, che provocano crisi isteriche anche a Minako. L’Elpìs non è sicuro di essere vestito come dovrebbe, né di aver capito cosa fare per urinare, però non vuole rannuvolarsi a tali infausti pensieri.
La gioia muta in una percezione gradevole, capace di rabbonire un Troll, forse ci sono troppi Elpìs e alcuni credono possano indurre sonnolenza, a lungo andare ma Albert non lo crede, si scosta per salutare Moki-Moki, ringraziarlo della sua compagnia, che non può rammentare e si inchina a Winny, si presenta con la sua voce bassa e calma, più disinvolto si avvicina ad Aimee, poi ai due Gatti. Il Dottor Cayden Watson è molto serio, il suo ruolo e la situazione richiedono fermezza ma Astra è più socievole, colta, ironica, saggia, sembra una perfetta signora inglese; gli promette di riferire gli omaggi agli Allen e Cayden ai Mott, in modo più sbrigativo, in realtà.
Hanae si è gettata fra le braccia del coniglio, neppure fosse un peluche, Winny si è sbilanciata ma non abbastanza da cadere, non si è lamentata. La Elpìs è stata gentile, emotiva, affettuosa e Minako non è riuscita a trattenerla, non con i gemelli. Benedict è stato parco di parole, tutte appropriate, signorile, quasi regale, non una sillaba sfuggita, non un movimento avventato, sa restare immobile e silenzioso per ore.
Brianna arriva, accompagnata dalla regina, dai suoi quattro figli, i bambini sono allegri, anche Cahoime appare soddisfatta, la sposa è innamorata, felice, nessun cruccio sul volto ed è ciò che desidera vedere, le sorride da amico, da fratello, mentre Hanae porta le mani al cuore, prossima alla commozione.Give. But don't allow yourself to be used. Love. But don't allow your heart to be abused. Trust. But don't be naive. Listen. But don't lose your own voice.
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- Ricordi quando Roy era piccolo?- sospira Winny intenerita.
- Io ricordo entrambi quando erano piccoli.- ride Moki Moki agitandosi tutto come al suo solito. Non è che ha avuto torto o ha esagerato Hanae a saltargli al collo e a strapazzarlo come se fosse imbottito di stoffa. Certe volte sembra realmente progettato con il solo scopo di essere coccolato a morte. Infatti quando la Elpis si è gettata ad abbracciarlo, gli si è illuminato il musetto, e ha sbuffato qualche arcobaleno. Poi si chiedono com’è che la sua futura bimba, oltre che ai poteri uber forti, gli è arrivato in eredità un paio di chiappette al LED.
- Ehi tu, pesciolina di Semira, vieni quassù.- Cayden non è fatto per la delicatezza, e anche se Astra tenta sempre di smorzare i toni, di farlo apparire leggermente più amabile di quello che è, non riesce mai a pieno a censurare certi sui modi di fare. Fissa gli occhi azzurri su Aimee e con un cenno del capoccione e le fa segno di avvicinarsi. Si trovano all’inizio della sala, sono lontani, ma visto che pure loro non brillano in altezza essendo mici, sono nella posizione perfetta per poter assistere alla cerimonia senza dover andare a immaginazione. Astra fa notare che, visto che conosce il nome della giovane avrebbe potuto usarlo, e Cayden le fa quasi il verso -Non sono il tuo dannato moccioso Allen, smettila di cercare di educarmi, moglie.-
Astra scrolla la testa - Ho smesso secoli fa.- ormai se lo tiene così e basta.
Dal canto suo, Albert, si ritroverà accanto qualche nanetto, gente tranquilla, del popolo, ma allo stesso addobbata a festa e felice come se fosse il loro giorno più bello - Non lo sai che sta succedendo, vero giovanottone?- a parlare è una donna, è grassa, con una folta barba rossa, e gli occhi tondi e nocciola. Ha l’aria dolce, tipica da mamma. - Questo è il rituale dell’acqua. Vedi noi nani non abbiamo religione, siamo sogni, ma il nostro primo re, il marito della regina Manto, decise di creare per noi una cerimonia che potesse darci una sensazione di sacralità.- guarda verso il lago - Questo è il lago dove si posa la Montagna, è la fonte primaria di sostentamento, la ragione per cui Liliveth ha potuto vedere la luce. Per noi è come il seno della madre per un neonato.- intanto che parla, c’è l’officiante che il nanico spiega la stessa cosa, diciamo che per Albert, la nana sarà come la pagina 777 di televideo. Dal canto suo, Aimee, avrà Cayden a spiegare che sta succedendo, visto che tutti nel Piccolo Popolo si sposano così. - Anche noi ci siamo sposati così.- conferma Astra.
- Siamo gatti, pensa a quanto eravamo felici.- borbotta il generale di Zeus.
-Oh, ma smettila, eri emozionato come un infante.- ride sottovoce Astra mentre gli si avvicina per sistemargli il pelo con qualche colpetto della lingua.
Intanto Brianna, che dopo le varie lezioni di Khazadul, sarà riuscita a seguire abbastanza bene il discorso dell’Officiante, verrà invitata a dare la mano destra al futuro marito. Questo, dopo avergliela stretta, la aiuterà a discendere la leggera china della riva e ad entrare in acqua. Sarà strano, però, avrà la sensazione di non bagnarsi, di sprofondare in qualcosa di fresco e avvolgente. Piacevole ogni oltre misura. - Questo è l’abbraccio della vita di Liliveth.- spiega l’officiante intanto che segue i due sposi in acqua - Questo è la base su cui deve poggiarsi la vostra unione. La forza, dell’acqua, la sua capacità di mutare, e di adattarsi, non dovete spezzarvi sotto le difficoltà, ma assumere una nuova forma, una nuova consistenza, per affrontare ogni ostacolo con lo stesso vigore.-
Per fortuna i nani hanno spirito di brevità, e la predica non dura a lungo, anzi, si avrà l’impressione che abbiano allungato un po’ il sugo per far capire agli esterni del Piccolo Popolo la sacralità di quello che sta succedendo, spiegando che non è un semplice bagnetto quello che sta capitando. L’Officiante si trova davanti agli sposi, e con un nastro unisce le mani che per tutto il tempo hanno tenuto una nell’altra. Vostra maestà Gilroy, ripetete dopo di me.- fa mentre gira il nastro anche attorno al polso di Brianna - Io Gilroy della Montagna prendo te Brianna, come mia sposa.- Gilroy ripete e uno sbuffo d’acqua si alza dallo specchio, e va a seguire il profilo del polso del sovrano e a stringere quello di Brianna. - Ora mia signora Lady Brianna, ripeti dopo di Me.- fa l’Officiante - Io
Brianna Berenice Byrne prendo te Gilory come mio legittimo sposo.- non appena la Elpis avrà ripetuto la formula, vedrà sollevarsi dallo specchio d’acqua lo stesso sbuffo che ha avvolto il polso di Gilory, per andare ad annodarsi al suo, e a quello del futuro marito.. -
. ⋆ Brianna B. Byrne⋆«It is no bad thing to celebrate a simple life.»
Brianna Berenice Byrne non si precipita verso Gilroy IV, misura i passi e sorride con riconoscenza ai convenuti, non può voltarsi ma tenta di captare le emozioni dei suoi figli, sebbene siano seguiti da Manto.
Ha già percorso quel tratto di strada, l’amore aveva parole più dolci del miele, di poesie sussurrate, era un romanzo senza sbavature, senza errori, senza il palpito della vita reale. Era così assorta dalla favola da scordare la realtà, ma aveva pagato il suo sbaglio.
La Elpìs capisce che il percorso, stavolta, è differente e che si avvicina alla vita, quella condivisa nella sua normalità, che si colma di gesti amorevoli; capisce che si unisce ad un uomo che la conosce e l’accetta, la rispetta e la stima, proprio così ha imparato ad amarla, nonostante i difetti, gli errori commessi; ha preso il carico di una famiglia, di quei bimbi umani che lo chiamano ‘papà’ e corrono da Cahoime, come fosse loro sorella ed è così, ma solamente perché Sean e Selene hanno voluto e hanno capito, perché Brianna ha conservato la speranza di essere amata, di potersi innamorare ancora, senza restare delusa.
Brianna ricorda l’incontro con i genitori di Roy, l’approvazione della sorella, il suo ultimo desiderio, la sua risposta e da quel giorno, si è considerata una moglie, una madre, non una regina ma una persona amica, disponibile ad ascoltare, a dare e ricevere consigli, a vivere in mezzo alla sua nuova famiglia. Ispira ed espira, restare il più dritta possibile nel suo stato è faticoso, però ha fatto uno sforzo, non soltanto per sé ma per il suo sposo, per omaggiare il lavoro della figlia e mostrarsi degna dell’attenzione ricevuta.
La Elpìs potrebbe definirsi cattolica, ma Raffaele non apprezza certe separazioni, ha solo chiesto di poter invitare i famigliari alla cerimonia, qualsiasi cosa faccia è sotto lo sguardo di Dio. I rituali umani non sono sempre in armonia col volere supremo, ma Egli sa benedire i cuori sinceri ed è questo che Brianna si augura.
Lei allunga le braccia a Sean, gli sorride emozionata, felice e sente il cuore aumentare i battiti, salvo poi calmarsi, sbatte le palpebre e si scopre muta, incapace di formulare una frase di senso compiuto, spera non sia necessario.
Manto riesce a domare i bambini, pacata ma ferma, non consente loro di avvicinarsi ai genitori, agiscono nel medesimo istante, per tale motivo è ammirevole lo scarto atletico della etera veggente; si trova con Hector in braccio mentre Hester esige nuove coccole, entrambi desiderano altri fiori ma sono tranquilli, si lasciano sviare dai colori, dai suoni, non sono così maturi da capire cosa abbia luogo, cosa diversa per Cahoime, compita e seria, perfetta nel suo ruolo di erede al trono.
Brianna ha un maestro paziente, che si è ingegnato ad insegnarle la comprensione del linguaggio, la sua riproduzione vocale, oltre a quella letteraria, ha trascorso mesi a studiare, a ripetere suoni, a memorizzarli, poi è arrivata alle parole, alle frasi, con grande gioia era andata da Sean a mostrare il libro in lingua nanica, che doveva leggere e riassumere. Si era sentita orgogliosa, fiera e grata dell’aiuto perciò si era impegnata molto per fare una bella impressione, per rendere i Nani orgogliosi e dare lustro al nome del suo maestro.
La donna allunga la mano destra, respira a fondo, il nastro dell’Officiante li unisce, mentre l’abito della sposa si imbeve d’acqua, non sarà rovinato o così spera con ardore Brianna, teme uno sbalzo termico, invece, rimane avvolta dal liquido fresco, che la culla con dolcezza, sorride rassicura, si accerta che la gonna non galleggi, anche il bambino è calmo e lo sbuffo di vapore, quel filo di magia avvolge il suo polso e quello del re.
La Elpìs annuisce all’Officiante, poi anche a Sean, prende una boccata d’aria, la sua voce suona sicura, serena, un tono soave e mite, ben udibile.
«Io, Brianna Berenice Byrne prendo te, Gilroy, come mio legittimo sposo.» fa un cenno con il capo, guarda lo sbuffo alzarsi dall’acqua, hanno mani e polsi intrecciati fra loro, rilassata e ansiosa al tempo, felice e piena di sogni, vorrebbe ringraziare i presenti, uno ad uno ma sa restare in un dignitoso, silenzio, solo l’aura è tale da abbracciare metaforicamente la grotta.⋆ SCHEDA ⋆Elpìs ⋆ 102 anni ⋆ Pasticcera ⋆ Mammaschema role © psìche
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Aimee Mai Andrassy è un pesce fuor d’acqua, una definizione che così calzante da essere stata bramata a lungo, nelle altissime sfere; non appartiene al Piccolo Popolo, né alla Fratellanza, mantiene rapporti distesi con tutti, ma non osa avvicinarsi al gruppo di Elpìs, tanto meno ai vari famigliari, nel sentirsi chiamare, arcua un sopracciglio, il messaggio di Cayden è limpido, sono molti a confonderla con un membro della fauna ittica, non lo reputa un’offesa e non ha un carattere inclina all’ira, anzi, arrivata nel suo abito elegante, confezionato dalla madre, ringrazia i Gatti e cerca di non intralciarli con la gonna.
«Questa grotta è splendida.» sussurra a bassa voce, come se stesse bestemmiando in un tempio. «La fonte è di acqua purissima. Noi sappiamo percepire l’anima dell’acqua, come la chiamiamo e sono sicura, che proviate una sensazione simile ad un senso di sollievo, che abbiate la certezza di come sia vivo e accogliente quel bacino, anche soltanto con l’olfatto, suppongo.» spiega in modo succinto, senza indugiare sulle proprie sensazioni, non ama vantarsi ma ha voluto contestualizzare la sua affermazione.
La sirena sorride ad Astra, annuisce alla chiosa di Cayden, poi li guarda per un secondo, in cuor suo, non comprende come si possa trovare sgradevole l’immersione, però lei appartiene al mare.
«Capisco, i matrimoni si svolgono in questa sala.» aggiunge, scorge Manto tenere a freno i gemelli, mentre i genitori sono uniti da un nastro, sorride: «Bellissimo, anche a livello simbolico, trovo sia veramente emozionante.» mormora. Le mani sono raccolte in grembo, non è un’amante delle cerimonie verbose, ma lungi da lei ritrarsi, pure se durasse quattro ore e tutte in lingua nanica, totalmente incomprensibile, resterebbe immobile, attenta, sorridente nei momenti opportuni.
«Deve essere stato un bel matrimonio, il vostro. La cerimonia può essere officiata in qualsiasi periodo dell’anno e ora del giorno?» domanda, pone le sue lecite curiosità alla coppia, immagina la luna ad illuminare l’acqua ed i suoi raggi riflettersi sulla roccia, uno scenario romantico.
Aimee vede gli sbuffi, anzi quasi li sente ma lei è l’acqua stessa, sotto certi aspetti, l’aura di Brianna arriva sino alle pareti rocciose, accarezza lanterne e ghirlande, nonché gli invitati, strizza gli occhi ma i dettagli minimi sfuggono alla sua vista, sa cosa sta accadendo e lo osserva con sincera partecipazione, perché Brianna è un’amica e un rifugio, perché è felice di partecipare alla festa di due anime unite dall’amore, di sentire il calore di una famiglia con radici solide, che si espande per donare ad altri la pace.
«La magia appartiene alla Natura, nessuno quanto voi è degno di invocarla.» soggiunge, perché sa riconoscere uno sbuffo sollevatosi dall’acqua, quando lo vede e sa che non è una reazione quotidiana ma un’espressione del potere intrinseco degli elementi.
La sirena non è certo un modello di fede, il suo dio è diventato un nemico, fosse e sanguinario, cerca di uccidere l’uomo che ama, di strapparle i suoi cari, ma conserva la devozione per Amphitrithe, qualsiasi conversione appare abbastanza inverosimile, il signore degli dei è Zeus e se lui porrà fine alla sua sofferenza, saprà che merita l’ammirazione sottratta a Poseidone. Inclina la testa, un lampada l’attrae con la sua fiamma, bellissima, sospinta da una dolce brezza, poi ammira le ghirlande, paiono finissimi dipinti, tutta la sala è immersa in una bellezza indicibile, vibrante di vita e di forza.
Aimee. -
.■ ■ Albert Dylan Hannigan ■ ■■ Elpìs ■ 36 anni■ Avvocato ■ Single ■ NB ■ sheet[x]AAlbert si sente troppo alto, cerca un modo per non svettare sui Nani per dare il giusto risalto ai cittadini di Liliveth, ma inginocchiarsi sarebbe fuori luoghi, anche Benedict è ben dritto, però ha il dono di sembrare perfettamente a suo agio o totalmente distaccato in qualsiasi situazione viva, cosa che Albert è lungi dal saper fare.
Hanae è stata incontenibile, uno slancio di affetto sincero, Albert ha fissato gli arcobaleni, ha cercato lo sguardo di Winny, non desiderava indisporre Moki – Moki, cosa che non ha mai sfiorato la sorella.
«Sì, lui è molto morbido, ha il naso lampeggiante.» conviene sottovoce: «Lo avrei accarezzato, però è un signore. È saggio, un sapiente e mi pareva poco adatto, almeno per un uomo.» guarda Hanae, non è omofobia, ha una sorella sposata con una donna, si giustifica con un mezzo sorriso.
Lui è anche più pesante di una leggiadra fanciulla, si rischiava una tragedia, proprio a pochi minuti dalle nozze.
Minako si volta, soltanto per scambiare qualche commento sui bellissimi abiti di tutti, signorile e delicata, viene affiancata da un gentile nano, anziano e sorridente, costui prende i Thorne sotto la propria ala, mentre parla, i quattro lo ascoltano rapiti, alternano lo sguardo verso la fonte per annuire, silenziosi.
Albert ha la sua traduttrice, si presenta con educazione, così come la giovane Elpìs e osa chiedere il nome della dama, la ringrazia in un bisbiglio.
L’Elpìs sente un tepore inusuale risalire dalla sua gamba destra, quando intuisce chi sia, sorride e allarga le braccia, prima congiunte sul petto, per accogliere la fenice. Piri Piri è abituata a seguire gli Elpìs, che non le fanno mancare miele e coccole, ama i bambini ed è logico sia arrivata sino alla sala. Ha assunto una forma più affusolata, le ali non la supporto per lunghi tragitti ma riesce a fare qualche balzo, il suo piumaggio vira dal giallo paglierino all’oro, sino a striature rosse e scintillanti, in alcuni momenti, sembra emanare il bagliore di una fiamma, ha gli occhi sfavillanti ed il becco liscio e arcuato, alcune penne si sollevano sul capo, mentre la coda si allunga velocemente, quasi fosse un pavone.
Albert l’accarezza, fra un ‘Piri Piri’ e l’altro, Hanae l’accarezza ed ascoltano le radici della cerimonia, nata per esaltare l’amore fra le persone, semplice e puro, come può esserlo un sentimento onesto.
«Credo sia stata una meravigliosa idea, perché racchiude il senso dell’amore sia coniugale ma anche di una famiglia. È un idea molto spirituale, se mi passate il termine.» lascia che la signora scruti la fenice, placida e giocosa, non ha problemi a fare nuove conoscenze.
Gli sposi sono in acqua, le mani congiunte, il legame sancito dalle parole, non portato riso o fiori, spera non vi sia il lancio delle monete o lapideranno re e regina sotto i dindini in oro.
«La fonte è naturale, ovvero, l’avete trovata nella Montagna?» domanda, possono aver scavato, ma ne dubita, vista la conformazione della grotta: «Direi che era creata per accogliere la vita.» parla sempre per sussurri, la fenice in braccio e la testa che oscilla dalla dama nanica alla cerimonia.
«Chi è l’Officiante?» domanda Hanae, gli occhi velati di lacrime.Give. But don't allow yourself to be used. Love. But don't allow your heart to be abused. Trust. But don't be naive. Listen. But don't lose your own voice. . -
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- Quella fonte è una delle tante manifestazioni del potere di Livia.- spiega Cayden intanto che con i tondi occhi azzurri segue la cerimonia - Si dice che esistano quattro fonti di potere all’interno del regno, una è questa fonte, uno è l’albero della signora triste, l’occhio di Erellont, e le altre due, beh, nessuno ha precisamente idea di dove siano.- guarda Aimee - Se queste quattro fonti di potere dovessero cadere, il Regno collasserà su sé stesso e non potrà essere recuperato.-
- Ogni periodo è adatto.- risponde Astra - Io e lui ci siamo sposati in estate, ad esempio.- Nel frattempo, più avanti, Albert e gli Elpis, si ritroveranno accanto a Nanarelle - Mi chiamo Nanarelle giovane signore.- risponde la paffuta nanetta - Sono la balia della principessa Cahoime.- spiega subito dopo e si indica gli abiti quasi si aspettasse di riconoscerne la regalità rispetto agli altri con sé - Sua madre non ne voleva saperne di allattarla, e così il re subito dopo la nascita la portò qui. Un nano bambino ha bisogno di molto cibo, non poteva lasciarla ai vostri dottori, avrebbero pensato che avesse qualche patologia. Vedete quel bambino laggiù?- indica un giovane nanetto con la livrea dello stesso colore dell’abito della principessa - E’ mio figlio Will, la principessa per ringraziarmi l’ha eletto suo futuro cavaliere, è un grande onore, significa che, se dovrà esserci un’altra guerra, mio figlio porterà i colori della prossima regina della Montagna in battaglia.- I nani hanno una mentalità territoriale, per loro non c’è onore più alto che battersi per proteggere la casa. Non è strano che Nanarelle consideri un grandissimo privilegio che suo figlio , se un giorno dovesse capitare, scenderà in guerra nel battaglione della principessa.
Anche Nanarelle spiega ad Albert la questione dei quattro punti di potere che reggono Erellont. Nonostante il carattere a volte infantile, Livia era una donna di estrema intelligenza e ha diviso i punti di attacco in modo da disperdere le forze nemiche in caso di un invasione di terra del regno. Alber, ritornando alla memoria alla Guerra dei due Traditori, si renderà conto che ha ragione. Una parte dell’esercito di Biriam stava puntando al bosco, una alla montagna, mentre l'altra, quella che è stata deviata dal Piccolo Popolo, stava andando ad Adler. Non era una forza compatta, per questo si è evitato il peggio. - Esiste la filastrocca dei quattro re qui a Liliveth.- spiega Nanarelle - Il potere che ha fatto crescere la montagna, si trova nell’acqua.- canticchia, la metrica è sfalsata, perché sta traducendo dal nanico - Quello che ha fatto nascere il bosco, fra le braccia della bella signora.- continua - Il mare è nato dalla sua porta mentre la città dei sogni dal primo sogno.-
- Oh, quello bella signora è Axas il sommo.- risponde Nanarelle - E’ il precettore dei bambini, un po’ come il vostro gatto.- Jiroshi - E’ stato il precettore sia di questo re, che dell’altro. Se notate non ha una gamba, gli è stata mangiata dai troll quando Liliveth è stata invasa. Pensavano che mangiare le sue carni li avrebbero resi più illuminati, come per il povero re Gilroy.- ma a differenza del defunto re, è stato salvato.
- E’ stata la statua della volpe o almeno è così che Axas il sommo dice, non sappiamo, magari era solo sconvolto da quanto successo.-
I lacci d’acqua stringono i polsi dei Brianna e Gilroy, è una sensazione calda, di benessere totale. Brianna sentirà il bambino calmarsi nel suo grembo, come se anche lui fosse consapevole del momento di estremo appagamento che stava vivendo la madre. Il sorriso sul volto di Axas si allarga mentre poggia entrambe le mani sui polsi dei due, un piacevole calore sembra partire da lui, come se la sua grazia e saggezza filtrasse attraverso le palme delle mani fino ai due sposi.
- Ricordate sempre questo giorno nei momenti che affronterete assieme. Si è marito e moglie nella gioia come nel dolore, anche se spesso tendiamo a dimenticarlo.- i lacci d’acqua prendono a vorticare, Gilroy apre autonomamente la mano, ma Brianna sentirà quella dell’officiante aprirle delicatamente le dita. Il laccio d’acqua attorno al polso di Gilroy scivola verso la mano della Elpis, si arrotola fino a diventare una piccola sfera bianca a cui all’interno, vista in controluce, si muove una piccola goccina d’acqua. Stesso per Gilroy, il laccio d’acqua attorno al polso di Brianna si raduna nel palmo della sua mano fino a creare una piccola perla d’acqua.
-Bene il rituale è completato. Mio re, puoi baciare la tua regina. - Axas è il primo a battere le mani per i nuovi sposi - Miei cari fratelli e amici del Piccolo Popolo, vi presento i novantottesimi re della Montagna.-
Uno gruppo di fatine si invola fra canti di felicità facendo cadere sulla coppia una pioggia di petali candida mentre , fra i presenti, iniziano a partire urla di felicità e benedizioni per la nuova coppia. Persino la principessa Cahoime si lascia scappare un urletto felice e un saltello del tutto infantile, prima di ricordarsi del suo ruolo, e sistemarsi e tossicchiare per recuperare la sua grazia. I gemelli tra le braccia di Manto quasi non la mandano a gambe all’aria visto che, anche se non capiscono bene che succede, hanno deciso di unirsi alla gioia collettiva. Gilory sorride, ed è un evento raro mentre guarda il casino che sta succedendo, per poi voltarsi verso Brianna. Le fa segno di chiudere la mano sulla perla, e questa sentirà contro la pelle un battito cardiaco. È quello del nano, se ne renderà conto per una sorta di sesto senso. È lui, sta bene, ed è felice. È questa la piccola sorpresa che le aveva accennato. - Posso baciarti, mia regina?- le chiede piegando la testa verso una spalla, uno sguardo birichino sul viso.. -
. ⋆ Brianna B. Byrne⋆«It is no bad thing to celebrate a simple life.»
I famigliari di Brianna sono Umani, hanno indossato eleganti abiti moderni, le signore hanno un leggero trucco, Ernest è appena uscito da un barbiere di Roel con Albert e Benedict, sono stati guidati e scortati da un Nano che vanta una folta, curata barba grigia, lunga sino ai polpacci, ha la stazza e le insegne di un guerriero, lui si è accertato che la famiglia Byrne trovasse la sala accogliere, la cerimonia comprensibile ma gli invitati sono di mentalità molto aperta.
Brianna conosce la storia della Montagna, come il nome e la fama dell’Officiante, Axas, il Sommo e precettore reale, la cui sapienza è ammirata ben oltre i confini di Liliveth. La Elpìs alterna lo sguardo su Gilroy e sul Nano, immersa nell’acqua, il polso cinto da un caldo sbuffo di magia, sente i bisbigli, le aure ma non riesce a concentrarsi su nulla, neppure sulle emozioni di chi è presente nella sala, non è nervosismo, soltanto una reazione spontanea. Sorride ancora una volta, la sua aura è radiosa, come un fascio luminoso avvolge la grotta, in una cascata di sensazioni gradevoli, che inducono a una sincera condivisione della pace, della serenità nutriti dalla sposa.
La Elpìs porta lo sguardo sui nastri, questi paiono danzare e li osserva con viva meraviglia, conosce l’iter della cerimonia, poterlo vivere è cosa differente, tanto è assorta da quella contemplazione, che Axas prende la sua mano, affinché riceva la piccola perla sul palmo della mano e intravede Gilroy fare altrettanto. Solleva la testa per vedere i presenti, uno ad uno e non vuole piangere, anche se gli occhi pizzicano, anche se il cuore è più veloce.
Lo scroscio di applausi, la musica intonata dalle Fate, la felicità sembrano stringerla, alla domanda del re annuisce: «Ora, puoi e devi, mio re.» dice con la voce che ha un leggero fremito di amore, di felicità, di riconoscenza, perché Brianna ha ciò che desidera, quel segreto che rivelava nelle sue preghiere, ovvero, una famiglia, perché vuole amare ed essere amata. Adesso, sa che ogni inciampo è stato utile, ha reso il suo cuore più generoso, il suo carattere meno infantile, la sua tempra adatta al Piccolo Popolo, all’uomo che è entrato nella pasticceria, tutto ha portato a quel momento e tutto è stato indispensabile, lei ha beneficiato di molta fortuna.
Brianna si china appena, pochi centimetri per gettare le braccia al collo del marito, lo fissa negli occhi e ride, prima di baciarlo con passione, inusuale per lei e normale per chiunque sia nata dopo la Prima Guerra Mondiale.⋆ SCHEDA ⋆Elpìs ⋆ 102 anni ⋆ Pasticcera ⋆ Mammaschema role © psìche
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Callum Iain Payne II.
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Aimee Mai si volge verso i Gatti, ha sentito parlare dei punti di potere, molti abitanti di Erellont vi speculano sopra, non fanno eccezione i Maridi e i commercianti di Adler.
«Io ho veduto l’Albero della Signora Triste.» mormora, ma tanto i felini sono famosi per l’udito fine: «Il generale Sinclair vi portò il corpo di Fianna De Lys, quando fu uccisa. È rimasta inalterata, come se fosse stata protetta dalla magia ed è ancora bellissima, tanti dicevano fosse una delle più fanciulle di Ennas. Adesso, giurano sia il lupo nero che difende le Fate.» china il capo, non sa dove sia stata inumata Kenisha, ma spera si trovi accanto alla sua famiglia. «Spero sia stata la volontà della Dama, non divulgarne la posizione e non una mancanza; nel primo caso, sarebbe stata una scelta ponderata e nel secondo un leggerezza fatale.» fa notare con voce calma, non è tipo da mettersi in cattedra, specie con individui più saggi e antichi di lei.
«Amo l’estate, anche sulla terraferma. È pericolo, talvolta, uscire e passeggiare ma ne vale la pena. Questo è il primo rito a cui assisto.» sembra immensamente orgogliosa di essere tra gli invitati. «Esclusi i rituali nel mare, ovvio.» specifica, non è vissuta nella più desolante solitudine.
La sirena stringe le mani, può percepire molto più altre creature, come se l’acqua potesse parlarle e riconosce l’amore puro fra gli sposi, un legame impossibile da spezzare, che benedice apertamente con i bracciali, mutati in perle. Aimee scorge un bagliore candido, minuscolo, posto sui palmi di Brianna e Gilroy, ma è Astra a spiegare cosa avvenga, con aggiunte di Cayden.
«Capisco, un segno tangibile del matrimonio.» annuisce con diligenza, non osa chiedere ai Gatti, non è tanto indiscreta. «Un segno che la fonte ha visto e approvato l’unione. La sacralità c’è ed è verso l’amore, verso la volontà di vivere insieme, di formare una famiglia. Gilroy I doveva avere un animo sensibile.» nessuna lode sprecata, troppo sincera per mentire, sarebbe rimasta muta ed immobile.
Aimee Mai sorride entusiasta all’annuncio, quando i sovrani si scambiano il bacio, applaude allegramente, le maniche si agitano in aria, ma non le importa.
«Se ci penso, voi avete conosciuto il re da bimbo. Adesso, sembra così felice, come Brianna.» dice con un sospiro. «Io ho incontrato Hester, Hector, ma anche Ailin, Lucian essere adulti, ma non è la stessa cosa, non è stato naturale. Ho visto i miei figli, li penso ogni giorno, ma loro sono il mio sangue, la mia carne, non potrei dimenticare i loro volti.» alza le braccia per applaudire con maggiore gaudio.
È una fortuna che sia con i signori Watson, perché la futura regina si è fatta sfuggire alcuni fatti e miracoli, l’imprudenza di chi è troppo ottimista per aver paura del prossimo. È un valore che si tiene stretta, alza gli occhi sulle fate, lascia andare un sospiro sollevato. Brianna, Sean ed i loro figli meritano la felicità, che è lungi dall’essere una fine, può definirsi ‘il lieto inizio’.
Lei si accorge pure di Piri Piri, che brilla di una luce dorata, la indica col capo a Cayden e ad Astra: «La fenice, una cucciola vivace, ma tenera. Mi piace coccolarla, perché riesce a farmi sentire la presenza dell’acqua, di quello che amo. Kyu Kyu è buono, mansueto ma è il fuoco, sbuffa sempre aria calda, quando sta con me, quasi avesse freddo.» non c’è pericolo che il drago abbia la pessima idea di dare fuoco alla Maride, i draghi sono ben più intelligenti di quanto si creda e Kyu Kyu non attaccherebbe mai anime innocenti, lo stesso vale per Piri Piri.
Aimee. -
.■ ■ Albert Dylan Hannigan ■ ■■ Elpìs ■ 36 anni■ Avvocato ■ Single ■ NB ■ sheet[x]Albert Dylan Hannigan accarezza l’addome della Fenice, questa per la gioia, rilascia un tepore rilassante e un lucore dorato, sembra siano le sue penne a risplendere di un prodigio sconosciuto, solleva la testolina per osservare i presenti, inclusa Nanarelle.
Gli Elpìs annuiscono, senza fare commenti, nascono e vivono tra gli esseri umani, Raffaele si limita a raccogliere le anime più generose, che hanno la giustizia nella mente e la misericordia nel cuore, conosco la sofferenza e la miseria, non vedono gloria nella violenza, né onore in battaglia. Gli Elpìs difendono se stessi e chi sta loro attorno, ma evitano gli attacchi, ai margini dei campi da guerra, portano sollievo ai ferito, né diversamente potrebbero essere.
«Grazie.» cinguetta Hanae per il complimento, allunga una caramella a Piri Piri: «Quattro fonti di potere. Il mare può essere arrivato da uno sbalzo dimensionale, quando Livia creò Erellont, ha aperto una porta fra i mondi. L’acqua è sempre sinonimo di vita, di prosperità, anche quando è salata. È il primo passo per creare una civiltà, come avete rimarcato con la cerimonia.» conclude il suo ragionamento, mentre si accerta che il cucciolo non si ingozzi.
«Nel nostro Paese, abbiamo una regina.» cambia argomento Albert: «Vostro figlio ha un titolo molto importante, sicuramente sarà degno di onore e di essere ricordato nel tempo.» assicura conciliante.
Il rito volge al termine, Albert fa un cenno riguardo alla cura dei bimbi di stirpe nanica, la medicina umana potrebbe compiere un errore, in buona fede, come riferisce alla balia, perciò è giusto che siano cresciuti, ove si può garantirne il benessere fisico e psicologico. Hanae estrae un fazzolettino per asciugarsi le lacrime, già che c’è si pulisce il nasino, l’aura di Minako Kita è un avviso silenzio alla ragazza.
«Mi piace credere che il precettore sia stato salvato dalla Volpe Nera, perché ama i bambini, si prende cura di loro, avrebbe causato tanta sofferenza ed era un’ingiustizia, così lui si è lanciato in sua difesa.» scruta la schiena Benedict, sarebbe capace di un simile gesto, senza battere ciglio o sprecare troppe parole, abbassa gli occhi sulla radiosa Piri Piri, non è una colpa ed è anche molto bella, purtroppo, non è il caso di fare la diva ma le Fenici hanno qualche sano vezzo.
Le emozioni formano un coro, una sinfonia accompagnata dalla voce delle Fate, delle Esperidi in volo, Albert non può applaudire ma Hanae ride e piange, mentre il re e la regina si scambiano il primo bacio da coniugi.
Piri Piri avverte quella felicità, il clima di festa che pervade la grotta, non può volare ma si sporge con il suo corpo, le ali si aprono in poco, la coda freme, la sua luce si fa più intensa. Dischiude il becco e canta, non sta per morire, né per mutare, la sua voce limpida arriva sino alle Fate, alle Esperide, non sono parole, sono pura melodia, che farebbe commuovere Polimnia e Calliope per la sua bellezza.
Piri Piri è accompagnata dalle Esperidi, che si adattano al suo ritmo, un crescendo che riflette le emozioni del matrimonio. La piccola cerca di alzarsi in volto ed una delle Esperidi, l’ultima nata, la solleva con dolcezza, con le sue zampe, così la Fenice risplende nella sala con il suo canto di vita e di amore, il fuoco che la anima non brucia, riscalda, la sua voce non atterrisce, consola e rende l’allegria più intensa, quasi palpabile.
Albert resta a bocca aperta, mentre Piri Piri arriva sino alla fonte, salvo poi essere riportata fra le sue braccia.
«Era da molto che non si udiva questo canto, nel Regno.» dice la dama dei Nani.{Minako} {Hanae} {Albert} {Voce di Piri Piri}
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Brianna si lascia prendere dall’entusiasmo, e dimentica tutte le buone maniere, i retaggi dell’essere una signorina del primo del novecento, e Gilroy l’accetta più che volentieri la sua fuga. Lo si sente ridacchiare nel suo bacio, sorpreso dall’energia della neo moglie, mentre le cinge il viso delicato fra le grosse manone. Ed è il momento di incontrare gli invitati. Prima però i figli della coppia si fanno avanti, prima Cahoime composta come al solito, poi i gemelli che quasi non la travolgono. Hector ce l’ha chiarissimo l’obbiettivo, passare dalle braccia di Manto a quelle del padre. Si appende alla sua giubba, e poi gli alza le braccine con un - Uppa papino!- Hester, che è femmina, che ce l’ha il naso per ste faccende, anche se ancora non lo sa, dopo un sonoro starnuto, e un tentativo di pulirsi sulla mantella di Cahoime, che ricambia strofinandole il naso con un fazzoletto, chiede - Non ho capito!- guarda prima Brianna e poi Gilory -Che è succeduto?- c’ha tre anni, capitela , i verbi, i tempi verbali non è che sono propriamente il suo forte. Cahoime, che di solito è la prima a rispondere alle domande di Hester, ben calata nella parte della sorella maggiore, ride presa di sorpresa per la frase in inglese correggiuto della bambina, così come Gilroy che ridacchia intanto che si gira a sedere su un fianco Hector. - Mamma che è succeduto!- ripete la bambina. Visto che ho un padre e una sorella stronzi che non mi spiegano, sembra pensare vista l’espressione offesa che tira fuori verso i due.
Il giro fra gli invitati, Gilory non è tipo da tante parole, si limita a salutare e a star tranquillo. Potrebbe sembrare anche una persona inquietante, messa così, ma diversamente dal solito, che sta silenzio e sta ingrugnato , questa volta si percepisce una certa quiete provenire da lui. Ha in braccio Hector e per mano Hester, come se fossero figli suoi, uguale, e i nani sembrano omaggiare con un certo rispetto anche i piccoli, non solo la loro mamma. Lo si sentirà parlare giusto con Moki Moki, quando questo felice, esclama - Che bello sono proprio contento!- e il re gli farà notare che gli brilla il naso, fra le risate allegre di Winny e con Astra e Cayden. - A voi nani piacciono gli elpis, non c’è proprio che dire.- fa notare il generale di Zeus mentre la moglie sospira, e dolcemente fa i complimenti per le nozze, e per la bella panciona di Brianna. Eh, lo sanno tutti il desiderio della gatta di essere una mamma, e la storia di come, i troll le abbiano mezzo divorato l’utero. Quello che Astra non sa, che gli è stato evitato di dire per farle nutrire false speranze in caso il futuro cambiasse radicalmente, è che Livia non solo glie l’ha ricostruito quando l’ha recuperata dalla morte, ma che nel suo futuro ci sono due fratelli micini stronzi come il loro papà.
Poi è il momento del giro per il regno. Liliveth è piuttosto grandina, costruita su più livelli, ma i due coniugi e gli inviati stretti alla cerimonia andranno a passo lento, vista le condizioni delicate della sposa. I nani si sono radunati lungo la strada principale, come se sapessero che la loro neo regina non può far tanti strapazzi, c’è chi batte le mani, chi grida benedizioni, e chi offre regali. Niente di costoso, ma tutto dal cuore. Un cestino di mele, vestitini per il futuro gran generale, una spazzola per capelli per la sposa, o anche gicoattolini per i gemelli. I nani son gente semplice, forse è per questo che gli elpis si trovano così bene con loro. Il resto della giornata proseguirà fra canti e feste , in un banchetto gustoso, adatto a tutti i palati, sia all’interno del palazzo, che per le strade del piccolo regno.
Momento feels: Passando per le vie del paese , Tutti avranno l’impressione di scorgere una giovane donna dai capelli rossi vestita di verde e argento, come la piccola principessa Cahoime, in piedi, accanto a un nano dai capelli di un bellissimo biondo e la barba . Cahoime e Gilroy, per Brianna, che avrà l’istinto di girarsi a guardare, ma non troverà nulla. Per gli altri, una visione fugace all’angolo della visuale, riconoscibile a piacere. Per tutti sarà percettibile la sensazione piacevole che i due sembreranno emanare.[uscita a piacere!
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Matrimonio |
