Starbuck Interno: Voci

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Fire&Blood

    Group
    Staff
    Posts
    386
    Location
    Stirling

    Status



    David W. Stone
    Ramiel - Angelo Podestà - Avvocato - Etero - Scheda [x]

    k5mWRWv

    Tic. Tac.
    Tic. Tac.

    È questo il rumore che accompagna David Walter Stone, sembra quasi volerne annunciare la presenza. Lui ha imparato a conoscere le sfumature più delicate di quel suono incessante, che lo affianca nei sogni; vi presta l’adeguata attenzione, ma cammina con la schiena dritta e la testa alta, non ha motivo di apparire imbarazzato, David è un cittadino come gli altri e non desidera trasmettere l’idea del disagio, legato al suo stato, al suo handicap, come è chiamato. David Walter Stone vive nell’oscurità da quasi ventitré anni, ha imparato a leggere, non unicamente per conseguire dei risultati scolastici, ha ripreso a scrivere, a passeggiare per il profumo dell’erba fresca, per l’aria che solletica la pelle, ogni giorno, differente, come lo sciabordio dell’acqua nelle fontane. Sono i particolari con i quali può ammirare la bellezza del mondo, nessuna immagine oltrepassa la barriera di tenebra, eppure David sa che di essere circondato dalla Grazia di Dio.
    Tic Tac.
    Tic Tac.

    David ha imparato a fare propri certi atteggiamenti, il suo bastone è leggero, retrattile, ha una maniglia sottile, che scivola nel polso sinistro, le dita stringono l’impugnatura, ne indirizza i movimenti, così sfiora gli angoli degli edifici, le crepe nell’asfalto, scivola per sondare la larghezza di un gradito, ne valuta l’altezza, schiva gli ostacoli con l’udito e il buon senso, non incappa con facilità in passeggini, monopattini, biciclette o corridori, l’esperienza l’ha reso agile, soprattutto, totalmente autonomo, deve rimanere attento, ma nessun passante può concedersi il lusso di rimanere immerso nei suoi pensieri, non quando vive a Londra.
    Indossa una camicia bianca, polsini e colletto abbonati con cura, la cravatta blu ha un nodo dritto, non molto stretto, i pantaloni e la giacca sono grigi, porta una cintura nera come le scarpe e un orologio al polso.
    Nei negozi, tenta di mostrarsi deciso, chiede l’aiuto necessario per avere ciò che desidera, alcuni commessi sono fin troppo apprensivi, temono possa cadere mentre prova un paio di jeans nel camerino ed altri dissimulano il fastidio con monosillabi sussurrati, ma David non si lamenta, non è facile per lui e non lo è per loro.
    Il bastone si alza dal terreno, David arresta il passo, sa di essere arrivato a destinazione e può sentire l’armo del caffè; allunga il braccio destro per afferrare la maniglia della porta, non la trova, eppure, l’ha sfiorata pochi istanti prima, resta immobile con le dita nell’aria, avverte il profumo di una donna, una fragranza con note floreali, abbastanza dolce.
    «Prego.» cinguetta in tono gentile, lasciando il battente aperto.
    David distende le labbra in un sorriso, piega il capo e fa un passo in avanti: «La ringrazio. Buonagionata.» cerca il limitare della porta col bastone, prima di varcare la soglia.
    Tic Tac.
    Tic Tac.

    I clienti sono studenti e insegnanti della Royal Music Accademy, seduti ai tavoli o appoggiati ai banchi vicino alle vetrate, dove possono guardare il traffico pedonale e lui sceglie di girare a destra per raggiungere la cassa, ordinare un caffè macchiato e una ciambella con una spolverata di zucchero a velo, non ama il tea di Starbuck, ma ha fame e non intende anticipare la cena.

    L'Amore e la Giustizia sono le uniche risposte di cui abbiamo bisogno.
    code role © Akicch; - NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT


    Edited by James Christoper Allen - 26/9/2017, 02:51
    Web
     
    .
  2.  
    .
    Avatar


    Group
    Staff
    Posts
    1,717
    Location
    Il Sesto Regno

    Status
    Dilys Brennan
    The stronger you become, the gentler you will be.

    Dilys Brennan siede alla sinistra dell’entrata, lo zaino è scivolato fra la sedia e la vetrata; le lezioni sono terminate, i suoi doveri si sono quasi esauriti per quel giorno, ha guardato le persone passeggiare, correre verso la metro, le vetture sfrecciare davanti ai suoi scintillanti occhi verdi con alternata curiosità. È una giovane dal fisico esile, come lo stelo di un fiore, la carnagione è diafana mentre i capelli sono una cascata di boccoli fulvi, la tinta calda delle foglie in autunno; ha un volto dai lineamenti armoniosi che le dona la bellezza di un ritratto del Rinascimento, distaccato dalla sensualità provocante che hanno molte sue coetanee. Dilys ha qualcosa di antico, remoto nel Tempo ma non nello Spazio, quasi fosse giunta da un’altra epoca, che si fosse adattata alla modernità, senza aderirvi. Indossa una camicetta bianca con le maniche corte a sbuffo, le bordature sono azzurre, i jeans sono scuri mentre le ballerine in denim hanno un nastro celeste sulla parte frontale del piede, il cardigan di maglia, in tinta con la camicia è appoggiato allo schienale della seggiola.
    Dilys solleva la testa, mentre le dita scivolano stringere la morbida treccia, lo sguardo si sofferma su un uomo dai corti capelli castani ed un’ombra di barba sulla mandibola, abbastanza imponente da poter intimidire, come la sua percezione, simile alla dolcezza del frizzante vento estivo, pronto a scatenarsi in un temporale; nessuno fa caso alla linea malinconica della bocca, alla sua altezza, al portamento elegante, alla dignità degli abiti di buon taglio, perché studiano il suo bastone bianco o gli occhiali dalle lenti scure. Lei stessa è caduta nella trappola, la prima volta che l’ha visto, perché non credeva esistessero degli Angeli ciechi, che calassero in mezzo alla strada per salvare una Esperide dai Mercanti di Schiavi, ma si era ricreduta in fretta.
    «Signor Stone!» esclama, scosta la sedia per alzarsi in piedi, agita la mano destra nell’aria con la matita ancora fra le dita, la sua voce è cristallina, sembra una sorgente d’acqua, melodiosa come il canto, non ha asprezze, acuti sottili, un tessuto morbido e leggero: «Sono Lys, siede accanto a me?» domanda con grazia, inscindibile dalla sua persona, dalla sua anima e sorride, come se le fosse stato fatto un dono ed in parte, pensa sia vero.
    ◆ Esperide ◆ Studentessa ◆ Cameriera ◆ Etero

    codice role © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT



    Edited by Danica Helena - 9/10/2017, 02:59
     
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Fire&Blood

    Group
    Staff
    Posts
    386
    Location
    Stirling

    Status
    David W. Stone
    Ramiel - Angelo Podestà - Avvocato - Etero - Scheda [x]

    k5mWRWv

    David sente una miriade di voci sovrapposte, sono fili che districa in fretta, raggiunto da schegge di conversazione, osserva attraverso le lenti e nelle tenebre filtrano minuscole particelle luminose, bianche quanto fiocchi di neve ed ogni pulviscolo è un’anima Umana, nata dall’Amore del Padre. Non hanno volto, non hanno corpo, non hanno uno dimensione corporea, sono l’essenza vitale di chi lo circonda, che travalica la percezione di Ramiel, di David e di chiunque altro.
    Gli occhiali che l’Arcangelo Raffaele posò accanto ad un bambino, divenuto cieco per la malnutrizione, un modo per aiutarlo a trovare la speranza nel mondo.
    «Noi tutti siamo luce.» bisbigliò nel suo sonno: «Baluginii che oltrepassano la Materia, che irradiano il creato di una straordinaria varietà di colori, di lampi che attraversano il Tempo. Siamo luce. Saprai, un giorno, che non esistono due bagliori uguali, ne esistono di simili ma non ne troverai due identici. Siamo irripetibili, siamo straordinari, come l’immensa Sapienza del Nostro Artefice.»
    David non ha dimenticato quelle parole, sussurrare al cuore in un linguaggio che non ha bisogno di suoni e sa che non esiste la luminescenza bianca, ma infinite varianti di essa. Una è vicina a lui, ha la voce di un ragazzo, a cui ordinata il dolce. Infila la mano sinistra nella tasca interna della giacca, prima che estragga il portafogli, rintraccia la Faerie. Deve essere sorpreso, invece, scopre di aver immaginato che lei fosse a pochi metri dalla sua scuola, in mezzo agli Umani, nell’attesa che qualcuno la raggiungesse e quel misterioso soggetto era ed è lui.
    David serra le labbra, perché se Umabel gli avesse impartito un ordine, non sarebbe riuscito a obbedire con tale efficienza, sorride in un lieve sospiro.
    «Ciao, Lys.» non si volta, sarebbe abbastanza sciocco, resta immobile e la sua voce si alza appena: «Non mi spiace avere compagnia.» suona al pari di una resa incondizionata: «Desideri qualcosa?» propone alla Esperide.
    Dilys Brennan è una creatura del Piccolo Popolo, il suo Custode e sovrano è Gilroy IV, nata nel Bosco delle Fate, ventidue anni orsono e ultima della sua specie, al momento, nessuna Esperide ha concepito, dopo Guinevere Halcyon O’Connor.
    Le Esperidi sono nate, insieme a mille altre, al fine di popolare l’Eden; il loro canto era capace di alleviare l’ansia, il dolore, la loro purezza d’animo era tale che, gli Angeli, furono restii a lasciarle andare nel mondo ma era loro ferma intenzione sostenere l’Umanità.
    Dilys è un luce azzurra, come il cielo terso, limpida e ristoratrice, la sua aura ha il profumo dei fiori di campo, la dolcezza di un prato sconfinato, non vi è nulla di malvagio in quella creatura ed è questo che attrae i Demoni. Sono un mistero.
    David ammette che buona parte della Esperide è un mistero anche per lui, aspetta che gli sia vicina, che abbia risposto, paga il conto e si lascia guidare sino al tavolo occupato da Lys.
    Posa il vassoio, piega il bastone, il piede tocca la gamba della sedia, la mano sfiora il bordo del tavolo, allora, si piega e trova la seduta in legno, vi si accomoda.
    «Come stai?» domanda in tono leggero, non sorride più e sfila gli occhiali, piomba nel buio assoluto, sente la vita pullulare attorno a lui, ha rumore, ha odore, ha consistenza, non ha apparenza e ciò è terribile, ma inevitabile, altri soffrono la sua stessa privazione e non può sottrarsi ad essa, neanche se a pregare è la Folgore Divina, Ramiel.

    L'Amore e la Giustizia sono le uniche risposte di cui abbiamo bisogno.
    code role © Akicch; - NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT
    Web
     
    .
  4.  
    .
    Avatar


    Group
    Staff
    Posts
    1,717
    Location
    Il Sesto Regno

    Status
    Dilys Brennan
    The stronger you become, the gentler you will be.


    Dilys Brennan chiude il taccuino, non si cura dei propri averi, che rimangono incustoditi; l’hanno messa in guardia dai furti, però scorda in fretta quel che non comprende, appropriarsi di un oggetto altrui è fra i comportamenti assurdi di tante Specie. Cerca di essere attenta, ma si distrae con facilità e quando scorge l’Angelo, ha la sensazione di essere arrivata a Erellont, nel luogo più tranquillo e più sicuro che conosca; lo raggiunge, i passi sono leggeri e appena si accorge degli Umani presenti, l’aura di Ramiel è come l’alba sul mare, sentirla a contatto con la propria pelle, provoca un piacevole brivido, che dissimula con un sorriso, che David non vede.
    La Esperide affianca l’Angelo, sono diversi, tanto che i punti in comune si conterebbero sulle dita di una mano: Dilys non sfiora la spalla di David con la testa, troppo gracile per far pensare a un’attività fisica più impegnativa dello sfogliare libri, divora con i sensi, gli spazi in cui si trova, gli occhi sono vivaci, seguono i dettagli, catturano espressioni, colori, immagini e suoni, silenziosa nei movimenti, cinguetta soave, senza nascondere il proprio umore, né smorzare le emozioni, non ha la saggezza di una Creatura del Cielo, né il suo rigore morale, lei brilla di una purezza istintiva, senza altro scopo se non lasciarsi ammirare, nella sua stravagante, imprevedibile bellezza. È diversa dall’avvocato serio, che ha brevi sorrisi, lunghi silenzi e il peso del mondo sulle spalle.
    «Sono contenta, signor Stone.» dice allegramente Dilys: «Io amo la sua compagnia.» non c’è malizia nel tono, nel suo animo, lo direbbe di molte altre persone e per altrettanti, differenti motivi. «La ringrazio, ho bevuto un caffè, ma adesso prenderei volentieri un succo di frutta e uno dei muffin.» cerca il portamonete, il denaro è un cruccio, tollera la valuta del Regno perché ha la sproporzionata importanza, riscontrata sulla Terra.
    Ha banconote arrotolate, piegate, infilate nei libri o nelle tasche, monetine che possono anche trovarsi fra i capelli, la sua noncuranza verso quei piccoli oggetti è sconcertante per chi non sa cosa sia una Esperide. Ha una banconota nella tasca posteriore dei jeans, ma non le serve, perché David non le dà modo di pagare.
    «Prendo il vassoio.» avvisa, si distanzia per trovarne uno, sul quale carica il bicchiere di caffè macchiato, la ciambella, il muffin e il succo di more, le basta ritornare verso l’Angelo, perché questi comprenda, inizi a seguirla.
    Il bastone ticchetta sul pavimento, quasi segnala sua presenza e non sfiora mai i piedi di Dilys o di altri, valuta solamente lo spazio, gli eventuali ostacoli.
    «Sto bene, grazie.» risponde, appoggia il vassoio e torna a sedersi, l’Angelo è davanti a lei, scruta il buio. «Ho diversi impegni, però non mi spiace. Spero che stia bene anche lei, signor Stone.» azzarda, i suoi occhi cercano di captare qualche mutazione nella postura o nell’espressione, prende la bottiglietta, il dolce, fa un sospiro: «La ragazza che ha aperto la porta è Cecily Murdock. La commessa del negozio assaltato dalle Ombre. L’ho tenuta d’occhio, seguirla non spetta a me.» si stringe nelle spalle.
    «So della storia del Gufo, l’ho anche intravisto, un paio di volte e mia mamma ricorda Jiroshi, ha cresciuto quasi tutti i bambini di Erellont.» fa pressione per svitare il tappo, schiocca la lingua nel palato, quando constata che non cede.

    ◆ Esperide ◆ Studentessa ◆ Cameriera ◆ Etero

    codice role © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT

     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Fire&Blood

    Group
    Staff
    Posts
    386
    Location
    Stirling

    Status
    David W. Stone
    Ramiel - Angelo Podestà - Avvocato - Etero - Scheda [x]

    k5mWRWv

    David Walter Stone paga il conto, vuole sobbarcarsi il peso del vassoio ma Dilys non lo permette, la segue con la massima calma, conosce le sue abitudini, il tavolo è ovale, la seduta non eccessivamente larga, lo schienale ai limiti della comodità. Sente la Esperide muoversi, non ha un vero profumo, la sua aura dona una fragranza particolare alla sua pelle, quando la sente rabbrividire, Ramiel mormora e David finge di poter ignorare, almeno sino all’inevitabile.
    «Io sto bene, ho passato qualche giorno al Monastero.» spiega, piega il bastone per appoggiarlo accanto al bicchiere termico: «Sono stato informato.» riconosce il gesto di impazienza, allunga la mano sinistra, tasta la bottiglia, compresa la sua forma svita il tappo e la restituisce alla Esperide con un cenno del capo.
    Le sue dita sfiorano il contenitore, il caffè è bollente, tasta il bordo del piattino per recuperare la ciambella, ma non la porta alle labbra.
    «L’artefice principale.» racconta con voce bassa, il tono calmo e deciso: «Sembra essere Poseidone. Amphitrite, sua moglie, abbandonò la vita, avvelenata dal rancore del marito; era una creatura pura e molto sensibile, rassomigliava a Liriope, a Eunice. Entrambe le principesse, va aggiunto, hanno nel sangue l’istinto di sopravvivenza e l’energia del Re dei Mari, non si sono mai arrese.» specifica, mentre si rammarica di non avere almeno una forchetta per consumare il dolce, sospira. «Amphitrite era come una Fata Bianca, esposta alla negatività può abbandonarsi all’apatia. Ella scelse di essere la bianca spuma del mare, donò ai figli la sua bontà e non rinnegò il marito.» David addenta piano, ha cura di pulirsi immediatamente le labbra con un tagliolino di carta, che strofina anche sulla cravatta. «Poseidone non si riprese. Scese negli Inferi, reclamò sua moglie ma Ade non poteva far nulla, si mostrò anche comprensivo col fratello. Aiutato da Zeus, da Era, Ade convinse Poseidone a ritornare dal suo popolo, non aveva scelta. L’amarezza di Poseidone, per un mondo che l’aveva scordato, mutò in una smodata sete di potere e in questo stato, varcò il confine di Erellont.» ha deglutito, lascia che la storia dai contorni noti, prenda la sua forma, intanto, sposta la sua attenzione su coperchio del caffè, lo blocca alla base con la mano sinistra, solleva il bordo in plastica con le dita della destra, l’aria fresca lo renderà bevibile, pensa.
    David non vede l’interlocutrice, può sentirne i movimenti, può dedurne le reazioni, il resto gli è precluso, perciò la sua postura, il suo modo di parlare ha una fluidità diversa, non è ingessato, sembra solo teso a captare gli stimoli esterni, senza ansia, in maniera naturale.
    «Rifiutato da Livia, non smise di desiderare il trono.» riprende il discorso: «Un giorno, il figlio di Aamon e di Noire, la Prima Strega fu messo morte. Egli aveva gli occhi blu, come Livia, un presagio di sventura, perché quella creatura era nato con un’anima, esattamente, come era stato per Livia. Il bambino non morì, perché Livia riuscì a salvarlo, secondo alcuni fu un’astuta manovra di Aamon e per altri, fu la volontà postuma di Noire. Il bimbo lasciò Biriam. Entrò nella Terra dei Sogni, era solo un neonato. Fu facile scordarsene.» prende un nuovo boccone. «Gli anni passarono. Il bambino era Sittachai, figlio adottivo di Ewing e Faloan di Braudar, il primo era lo Scudo dei Deboli ed il secondo, un guerriero di rara abilità. Ewing era vedovo, Faloan amava Fianna De Lys, come altri, senza alcuna speranza. Sittachai riempì di amore le loro vite, divenne il nipote dei coniugi di Bruadar, il nipote di Kenisha, la minore della famiglia, che si diceva fosse più agile di una gazzella, la cugina di Nellenia. Era spesso nel Tempio, perché Tersicore aveva a cuore la bimba ed Euterpe si occupava spesso di Sittachai, entrambi avevano spesso Clio a narrare loro fiabe meravigliose.» ricostruisce il clima sereno di quel periodo. «Eunice e Liriope erano conosce ovunque, spesso, invitate a bere il tea con Livia, oppure dalle cugine. Erano scortate da Ennas o da Finegar, in caso trovassero ostacoli sulla loro strana, ma nessuno fece loro del male. Eunice si affezionò ai Bruadar, ai loro bambini e fu accolta con calore.» prende una boccata d’aria, i profumi lo zittiscono per alcuni secondi.
    «Nella Città di Adler, una Strega predisse il destino di Sittachai: essere il Campione di Erellont, al servizio del Re.» lascia la frase sospesa, un sorso di caffè scalda il palato. «Livia non voleva partorire, non aveva designato un erede, anche se alcuni credevano sarebbe stato Finegar, la Mano del Sole e il suo Campione, molti pensavo che avrebbe scelto lui e la sua discendenza, ma Sittachai era la prova che sarebbe sorto un Re, benedetto da Livia. Sittachai, il cui potenziale era enorme, l’avrebbe servito.» abbozza un sorriso mesto.
    «Poseidone lo scoprì. Capì che anche senza figli, Livia non gli avrebbe concesso il trono e tentò di spezzare la catena degli eventi: Sittachai era un bambino inconsapevole, sua figlia conosceva la sua famiglia. Poseidone donò un carillon alla principessa, disse che era un pensiero per un bimbo strappato all’oscurità. Eunice non dubitò, si assunse il compito di recapitare il dono.» David abbassa il bicchiere. «Doveva posare il regalo, uscire dalla casa. Poseidone non voleva mettere a rischio la sua vita, ma Eunice esitò, giocò con i bambini, rimase per la cena, quando Sittachai fu solo, gli diede il carillon. La musica travolse il bambino, la sua parte diabolica si liberò, lo trasfigurò, lo gettò in una spirale di violenza.» le sue palpebre di abbassano, Ramiel ha la memoria di un essere eterno, che all’epoca, solcava il cielo nella sua forma eterea. «Eunice fu la prima. Sittachai la ferì, ma ucciderla era al di là delle sue forze. La principessa fuggì in lacrime, sporca di sangue, cercò Jiroshi, il Demone Gatto, il solo che potesse fare qualcosa. Jiroshi calmò Eunice, che rischiava di generare uno tsunami diretto ad Adler, l’affidò a dei Roelliani, che si accertarono tornasse a Corte. Jiroshi arrivò da Sittachai, ma era troppo tardi.» termina la storia.
    David sente l’appetito svanire, l’aura farsi più oscura, scuote la testa.
    «Sittachai aveva già ucciso i nonni, il padre, gli zii, la cugina e la Volpe che le era guardiana. Stava per divorare Fianna De Lys, che si rifiutava di usare le sue abilità contro il bimbo. Finegar e Livia riuscirono a salvare la Guardia di Ennas per un soffio, dovettero affidarla a Mous. L’unico scampato della famiglia era Leander, il marito di Kenisha.» conclude il resoconto.
    Il Roelliano più sfortunato del mondo, anche se Livia sprecò lacrime e promesse per quell’anima in pena.
    I concetti nuovi, sono la situazione dei Demoni dagli occhi blu e l’intervento attivo di Poseidone, crede Ramiel.


    L'Amore e la Giustizia sono le uniche risposte di cui abbiamo bisogno.
    code role © Akicch; - NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT
    Web
     
    .
  6.  
    .
    Avatar


    Group
    Staff
    Posts
    1,717
    Location
    Il Sesto Regno

    Status
    Dilys Brennan
    The stronger you become, the gentler you will be.


    Dilys Brennan lascia la bottiglia nelle capaci mani di David, solleva lo zainetto con colori e tratti simili allo scudo di Capitan America, la Esperide ricorda di averlo acquistato in un negozio di fumetti, debordante di Angeli. Libera quello spazio ovale dal suo taccuino, in tempo per sorseggiare la bevanda fresca. Rilassa le spalle, i muscoli della schiena e ascolta.
    David ha una bella voce, anche la sua espressione seria, spezzata da leggeri sorrisi comunica quanto non riesca a visualizzare, Dilys si puntella con il gomito al tavolino e sorregge il volto con il palmo della mano sinistra. Solleva gli occhi su David, le sue iridi hanno il colore del legno ma questo non lo sa, non ricorda il proprio sorriso, la luce irradiata dallo sguardo rinchiuso nella cecità ed è triste, perché lei ha notato la sua gentilezza anche da minuscole tracce, ogni dettaglio la portava ad una scoperta e lui ha la porta sbarrata, verso di sé e verso gli altri.
    «In questo senso.» s’intromette in un mormorio gentile, che sembra colmare la pausa, distendere la tensione: «Gli occhi blu sono una sventura per gli abitanti di Biriam: potenziali traditori, possono sviluppare una coscienza, scegliere chi diventare. Mi chiedo se sia accaduto anche a Belle, se sia stato il motivo per cui è stata mutilata.» ispira ed espira, l’aria è sporca di umori e odori, pensa alla figlia di Ewa, alla sua condotta esemplare, nessuno ha veduto i suoi occhi, solamente i suoi genitori, forse anche Aamon.
    Dilys arcua le sopracciglia sottili, il dio dei mari ha una fama sinistra e la sua brama di potere è tutt’altro che nascosta, ma apprendere di gesti così efferati cozza con l’immagine dei Maridi.
    «Lui è stato umiliato da Ixo, quando Liriope venne presa con la forza e i primogeniti maledetti. Il suo odio per i nipoti nasce da quelle ferite, immagino. I Maridi odiano chiunque sia vicino agli ideali di Incubo.» obietta, la bocca si piega in una smorfia indignata, lancia un’occhiata al muffin, non l’ha ancora toccato e la treccia ondeggia nell’aria.
    Il massacro dimenticato, la cui memoria è stata obliata: una famiglia massacrata, un bambino usato come un’arma e l’impotenza di Livia, innanzi al bagno di sangue. Scuote il capo, una parte di lei non desidera apprendere storie turpi, però la realtà è più spietata degli incubi.
    «Ha mandato sua figlia, perché era sicuro che nessuno avrebbe sospettato di lei, il Cuore del Mare.» la voce è abbassata, intrisa di disprezzo: «Se pure avessero osato, Poseidone stesso avrebbe trovato un modo per deviare qualsiasi accusa.» ipotizza con amarezza, la gola diventa secca e beve un sorso.
    «Le leggende della Volpe Nera, comunque, sono famose: mia madre ricorda che da bambina, mentre imparava a volare, sfuggì al controllo dei genitori. Non sa dove si posò, forse troppo vicino al confine ma era stanchissima.» racconta, lei ha una cadenza più delicata, sembra accarezzare le parole, ha un vago accento londinese, ma scompare a tratti. «Dormicchiò, quando sentì il nonno chiamarla, alzò la testa e provò a spiccare il volo, ma non vi riuscì: un essere orribile, un Demone dai tratti taurini, gli assestò un calcio all’addome. Lei era terrorizzata, non era in grado di fare nulla, rotolava nella polvere, il Demone la voleva. Non riuscì a gridare.» sposta la mano sinistra alla treccia, pensa a quella violenza, alla sua aggressione: «Era destinata a essere rapita, uccisa. Una Volpe Nera apparve dietro un masso, era viva, uguale alla statua a Liliveth, indicò i suoi artigli e alzò il muso al cielo. Lei comprese: il Demone si chinò, lei conficcò gli artigli nei suoi occhi, si rivoltò e spiccò il volo, si fermò tra le braccia di Eri, il Guardiano. La Volpe Nera era arrivata a salvarla.» si stringe nelle spalle, esistono una miriade di tali aneddoti.
    «Ha accettato di salvare un altro bambino, vi si è incarnato e lui è Ennasiano, una Guardia del Sole. Il Re aveva visto bene: aveva la giusta tempra.» addenta il muffin, quasi rinvigorita dalla notizia.
    «Se stanno cercando la verità, avranno bisogno di aiuto.» commenta, dopo l’aver ingoiato il boccone: «La principessa Eunice è una testimone diretta dei fatti. Lei ha visto cosa è accaduto, non si è incarnata, ma è rimasta la stessa, c’è anche Finegar, ma la sua parola non ha il peso di una volta.» valuta in tono serio.

    ◆ Esperide ◆ Studentessa ◆ Cameriera ◆ Etero

    codice role © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT

     
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Fire&Blood

    Group
    Staff
    Posts
    386
    Location
    Stirling

    Status
    David W. Stone
    Ramiel - Angelo Podestà - Avvocato - Etero - Scheda [x]

    k5mWRWv

    David ascolta, il tovagliolino scivola sul bordo della cravatta, mentre ascolta la Esperide, fa un cenno per manifestarle la sua attenzione, poi abbassa la mano e ascolta il chiacchiericcio circostante, il suo respiro è rilassato, la compagnia della Faerie è gradevole, distante per certi aspetti e affine per altri.
    Le Esperidi, in verità, furono portate nell’Eden per la loro bontà d’animo, benché accettino il Custode e la sovranità del Re, la loro esclusiva venerazione è nei confronti del Padre. Nei secoli, sulla Terra, sono state accolte con calore materno da Demetra, la dea pagana è ricordata nella festività legata alle Madri, perché l’affetto delle Esperidi non si è estinto ma non è sfociato nell’adorazione; Persefone ha proseguito quel che la madre ha iniziato; Atena ha elargito doni preziosi e utili nella difesa. Era, assai più energica, ha sancito la sua protezione con un monito eterno: le Esperidi non concepiscono con atto di violenza ed il reo muore nel disonore.
    L’ultimo a subire la maledizione di Era è stato Berith.
    Berith, all’epoca conosciuto come un nobile della Corte Infernale, si avventò su Meriel, una delle Esperidi più belle e più antiche; la tenne con sé per qualche tempo, la violò e la umiliò con il suo sigillo, poi la gettò al Confine, agonizzante. Livia, accompagnata da Cunie, Seria e Winny, accorse in soccorso di Meriel; il suo Sposo ed i Generali rimasero in disparte, mentre la Esperide era avvolta nel mantello di Livia e condotta dai Cerusici. Ennas convinse il Re dei Nani a non marciare su Biriam, impiegò quasi tre giorni per placare il Piccolo Popolo, alla fine raggiunse un accordo, anche grazie alle parole di Meriel, che non desiderava saper versato altro sangue. La Esperide fu purificata dal marchio, il corpo guarì, ma le altre ferite non si chiusero del tutto. Meriel non cantò e non volò mai più, rimase nel Bosco delle Fate, vegliò sui bambini ma amò la solitudine, spesso era seguita da una Guardia del Sole, dagli Elfi, ma rifiutò di trasferirsi a Liliveth, tornò nella sua casa, senza clamore, senza manifestare la sofferenza che la rendeva muta.
    Una notte, Azrael calò dal cielo e si rialzò con una creatura alata al suo fianco; Meriel era libera, avrebbe scordato la sua tragedia e Berith sarebbe stato svergognato, come era suo destino, scritto dall’ira di Era.
    «Non sarà istituito un processo, Lys.» è una sconfitta, una verità difficile ma Poseidone non rischia la vergogna di un consiglio pubblico. «I suoi nipoti, Timothy Thorton e Sillia, sono figli di Ixo e hanno il sangue di Livia. Sono gli eredi diretti al trono, hanno il diritto di reclamarlo, il Re che Sittachai avrebbe servito poteva essere Sillia o Timothy. Ha rinchiuso Sillia, ha fatto credere fosse un mostro, un essere ignobile e ha affidato ad Azzurra, il gemello.» beve altro caffè, non sa come il dio sia caduto tanto in basso ma prova disgusto per le sue azioni.
    «Poseidone permise a Incubo di violentare Liriope, perché gli eredi avrebbero avuto anche il suo retaggio; li divise e li nascose al mondo. Liriope fu salvata da Zeus, forse Poseidone non pensava che Ixo volesse tenerla, al pari di una sposa, ma nulla lo giustificherebbe, comunque.» taglia corto, con voce più aspra.
    «Aveva i soli eredi di Livia, erano nelle sue mani e decise che sarebbero cresciuti, si sarebbero scontrati, scatenando la furia nel Regno, si sarebbero uccisi vicendevolmente e liberatosi dei nipoti, si sarebbe mostrato come salvatore di Erellont, nonché parente più prossimo dei ragazzi. Il dio dei mari avrebbe dominato la Terra dei Sogni.» abbassa il bicchiere.
    «Ingenuo credere che i Demoni non avrebbero chiesto una parte. Sciocco scatenare gli eredi Caos, che possono morire l’uno per mano dell’altro, però nessuno può spezzare le loro esistenze, se vi fosse stato un vincitore, il dio sarebbe stato esiliato, insieme al nipote superstite. Il piano appare arguto, ma le falle sono ovunque, perché è basato sulla violenza, sulla menzogna, sull’inganno.» procede spedito, Ramiel non ha molti dilemmi morali: «Un essere che consegna sua figlia ad un mostro, che rende l’altra ambasciatrice ignara di una strage, che forza il matrimonio di un’altra con un folle, salvo farlo sbranare dal suo popolo, non merita che la miseria in cui vive.» conclude.
    David allude a Eudore, la dama di Eunice e sua sorellastra, una creatura delicata, silenziosa. Poseidone la destinò ad un figlio di Apollo, che non risparmiò alcuna violenza ad Eudore; Poseidone decise di mandare il genero in cerca di gloria, fu solamente una trappola, perché il semi-dio fu aggredito dalla madre di Eudore, Teti, che avrebbe partorito Achille e da altri Maridi, fra cui i fratelli della sirena. Poseidone non annullò le nozze, non volle mettere in cattiva luce il figlio di Apollo, lasciò che fosse dilaniato di nascosto, senza il coraggio di affermare che nessuno doveva alzare le mani sulla figlia.
    «È sempre stato imprevedibile, facile all’ira, ma un tempo, amava la sua famiglia e cercava il bene del suo popolo. Ora, è fuori controllo. Non sono sicuro che sia capace di uccidere le figlie, ma non desidero rischiare la loro vita o quella della Maride, l’unica che abbia fatto breccia nell’anima di Sillia.» posa le mani sul tavolo, le falangi sfiorano il piattino vuoto.
    «Benedict è vicino a Danica, l’incarnazione di Fianna De Lys. È una buona cosa, perché i Thorne sono stati decimati, la sua stessa madre è morta di parto. La Volpe ha salvato una vita innocente.» acconsente con un sorriso fugace.


    L'Amore e la Giustizia sono le uniche risposte di cui abbiamo bisogno.
    code role © Akicch; - NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT


    Edited by Danica Helena - 9/10/2017, 03:26
    Web
     
    .
  8.  
    .
    Avatar


    Group
    Staff
    Posts
    1,717
    Location
    Il Sesto Regno

    Status
    Dilys Brennan
    The stronger you become, the gentler you will be.


    Dilys Brennan si raddrizza, la schiena si rilassa contro il legno, continua ad ascoltare e per buona parte del tempo, non sa cosa ribattere, i commenti sono superflui, incrocia le braccia sotto al seno, la bocca si stringe, una linea tesa sul volto diafano, gli occhi cercano ancora una volta, David. Non ha pensato ad un processo, perché il dio non accetterebbe il giudizio di creature mortali e di altre divinità, scatenerebbe la sua furia, sino a ridurre al silenzio i suoi accusatori, oltre che i testimoni. È un sovrano arrivista, che non adempie ai suoi doveri di padre, consegna le figlie alle più turpi umiliazioni, al solo scopo di agguantare un trono sulla terra, lui che domina i mari.
    «Sappiamo molte cose.» dice, la sua voce non si alza ed appare quieta, anche se lei non lo è per nulla: «La mamma ha un contatto nella Città di Adler, una sua vecchia conoscenza. È un essere umano, nato vicino alla costa e sopravvissuto, dopo la Guerra. Ha combattuto, tanto da perdere la mano sinistra, quando i cerusici hanno cercato di curarlo, ha rifiutato per sfoggiare un uncino sul polso. Il suo nome è Irving Tolmach, ma buona parte della popolazione, lo conosce come il Capitano Tolmach.» cerca di studiare la reazione del Podestà. «La sua nave, la sua casa, ha un nome: Fianna. Il Capitano fu salvato dalla Ennasiana, per quanto sembri strano, non è un pirata senza scrupoli, si finge cinico ma non lo è mai stato abbastanza da ignorare le disgrazie altrui.» solleva il suo zainetto, lo posa sulle gambe. «Ha aiutato parecchie persone in difficoltà, ha rilevato i debiti con i Nani e li ha saldati. La principessa Eunice si fida lui, l’ha mandato dai Thorton con una lettera. Lei non può raggiungere il suolo, ma può restare su una nave.» sorride ironica. «La principessa, con le sorelle o le proprie dame, di tanto in tanto, sale sulla ‘Fianna’ e vi trascorre la serata, guarda la Città di Adler, altre volte, giunge sino alla capitale, poi scivola via per rientrare a palazzo.» conclude il suo resoconto.
    «Ha un poco di zucchero a velo sul bordo interno destro della giacca, signor Stone.» lo avverte, senza muovere un muscolo, sa che l’uomo è in grado di badare a se stesso.
    Dilys aspetta altri secondi, come se dovesse aspettare un segnale, alla fine, sospira.
    «La principessa Eunice salirà presto sulla nave, le sue sorelle vogliono che si distragga un poco e l’hanno convinta ad accettare una serata più leggera del solito. Mia mamma sarà presente, il Capitano ha dichiarato che non si opporrà ad altri ospiti.» arriccia il naso. «Ne parli al Serafino, potrebbe essere l’occasione di incontrare la principessa, lontano da occhi indiscreti!» esclama con rinnovato entusiasmo.


    ◆ Esperide ◆ Studentessa ◆ Cameriera ◆ Etero

    codice role © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT

     
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Fire&Blood

    Group
    Staff
    Posts
    386
    Location
    Stirling

    Status
    David W. Stone
    Ramiel - Angelo Podestà - Avvocato - Etero - Scheda [x]

    k5mWRWv

    David Walter Stone beve a piccoli sorsi, l’aroma ed il profumo del caffè permangono nel palato e nelle nari, qualche attimo, una sensazione piacevole di calore che tiene con sé. Ha la testa leggermente abbassata, vuole accertarsi che nessuno stia origliando, anche gli Umani divengono servi del Male, ben più facilmente di alcune razze; le voci sono un intreccio di fili che sbroglia gradualmente, non si sofferma sulle parole, sui dialoghi, si concentra sul suono, perché ogni emozione ne possiede uno, percepisce disappunto, delusione, stanchezza, fascinazione, noia, curiosità, ma non la disattenzione mirata, associabile ad una spia; si passa la lingua sulle labbra.
    Dilys solleva lo zaino, lo poggia in grembo, ci sono almeno tre tracce musicali sovrapposte e ticchettii frenetici su tastiere di plastica, ci sono le bustine di zucchero agitate, la carta piegata, i coperchi sollevati sulle bevande calde, la Esperide mastica il muffin, si volta in direzione della vetrata, può percepire il cambiamento nell’aria. David respira a fondo, abbassa il braccio per posare il suo caffè, non lascia la presa sino a quando è sicuro di aver sfiorato il tavolo, non un attimo prima e la mano sinistra resta accanto al contenitore, perché non abbia bisogno di memorizzare la posizione.
    «Conosco il Capitano, almeno per la sua fama.» la sua risposta non è fredda, né ostile, alza il volto. «So che è vicino alla principessa, come ad altri Maridi, alcuni fanno parte della sua ciurma. Sono contento offra qualche ora di svago alle figlie di Poseidone.» premette con calma. «Non saprei sfruttare la situazione, i Maridi sono legati da un giuramento, esso vieta loro di parlare del Mostro, ovvero, la povera anima imprigionata, la pena per la trasgressione è la morte.» sposta di qualche millimetro le dita, individua il piattino.
    «Questa è la ragione per cui sorvegliamo la sirena, Aimee Mai Andrassy. Lei ha violato il giuramento, ma è protetta dalla Fratellanza, dalla Legione.» le spiega senza mostrare angoscia. «Esiste un piano, in caso di pericolo, la sirena sarebbe protetta. Nessuno può sperare di atterrare la Signora della Guerra, la Chieftains ed i suoi fedelissimi, fra cui vi è un orso bruno. La giovane sarebbe portata al sicuro e da lì, rassicurerebbe il figlio di Liriope.» prende l’ultimo boccone di ciambella. «Se credesse nella sua morte, l’umanità che abbiamo veduto brucerebbe, perché Aimee è ciò che tiene viva la parte buona di Sillia.» conclude, mentre mastica, recupera un tovagliolo, segue le indicazioni di Dilys per pulire la stoffa, sino a quando non è sicuro di essere in ordine.
    «Lo stesso discorso è valido per sua madre, le sue zie, non possiamo metterle in pericolo.» sentenzia, dopo qualche istante di silenzio. «Conoscerle sarebbe un grande onore, potrei recare qualche consiglio per confortarle, ma non penso che azzarderò altro.» mette in chiaro, recupera il bicchiere.
    «Non dovresti rischiare neanche tu. Poseidone non teme l’ira di sua sorella.» aggiunge torvo.
    David ha terminato, almeno così pensa, usa la mano libera per recuperare i suoi occhiali, le lenti scure non hanno alcun riflesso.

    L'Amore e la Giustizia sono le uniche risposte di cui abbiamo bisogno.
    code role © Akicch; - NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT
    Web
     
    .
  10.  
    .
    Avatar


    Group
    Staff
    Posts
    1,717
    Location
    Il Sesto Regno

    Status
    Dilys Brennan
    The stronger you become, the gentler you will be.


    Dilys Brennan sposta lo sguardo sulla strada, sul cielo attraversato dai raggi del sole, il tramonto ha colori semplici, eppure pochi sono in grado di riprodurne la bellezza, solamente gli artisti cari alle Ispiratrici. David non ammira il cielo da molti anni, non intravede le stelle far capolino tra i lampioni di Londra, la luna troneggiare nella volta celeste, non ammira alcun tramonto, non è risvegliato dall’alba, non segue le nuvole posarsi pigramente sopra la città. David ha altri canali per raggiungere il mondo, ma quello sguardo fermo nell’oscurità è una porta sbarrata.
    «Mia madre ed io andremo, almeno, potremo salutare dei vecchi amici.» cinguetta, svuota la bottiglietta. «Il Capitano era presente, quanto Manto disse alla mamma che sarei nata nel Regno di Erellont. Lei sapeva che era la verità, ma non riusciva a crederci, ne aveva quasi paura.» fa spallucce.
    Le Esperidi sono rare, alcuni credono che svaniranno, altri che gli Angeli finiranno per trasferirle in Cielo, Dilys non ha alcuna voglia di abbandonare la vita terrena, non ha molte sorelle ma sono abbastanza, altrimenti, altre ne sarebbero nate ed è sicuro, altre ne nasceranno, non sono mai state prolifiche e mai lo diverranno.
    La giovane resta in silenzio, provvederà ad informarlo sull’orario preciso, una volta entrato nella Terra dei Sogni, la cecità svanisce totalmente ed i suoi occhi possono vedere, scrutare, ammirare; una delle magie di Erellont, una delle benedizioni di cui è intrisa la dimensione forgiata da Livia.
    «Io non temo l’ira di Poseidone.» è la sua sicura replica, qualcosa di spavaldo e sincero al tempo stesso, non ha interesse nel dio, forse può sembrare ingenua o folle ma è la verità, non ha paura.
    L’idea che la sua sicurezza possa interessare a David è gradevole, china lo sguardo e sorride. Gli Angeli hanno a cuore le anime pure, ma lei ha il suo piccolo sogno, il segreto di cui non parla a nessuno.
    «Rientro nell’Accademia, signor Stone.» Dilys si riscuote in fretta. «Le auguro una lieta sera e la ringrazio della sua compagnia.» lo saluta, ma non si alza, non ancora.
    Dilys Brennan attende che David abbia preso il suo bastone, ripulisce il tavolo, lo affianca sino all’uscita, prenderanno direzione differenti, lei resterà ad fissare la sua figura confondersi nella folla.
    Tic Tac.
    Tic Tac.

    Lei può sentire quel suono sin nell’anima, lo ascolta mentre cammina, mentre si allontana da lei e dal locale, sino quando anche quel ticchettio non è sovrastato dagli altri rumori.

    ◆ Esperide ◆ Studentessa ◆ Cameriera ◆ Etero

    codice role © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT



    Edited by Danica Helena - 9/10/2017, 03:31
     
    .
9 replies since 19/9/2017, 00:49   219 views
  Share  
.
Top