-
.Tobias John SmithLazzaro - Umano - Neutrale Buono - PNG - @
Edited by James Christoper Allen - 22/7/2017, 04:20. -
.» Danica Thorne »29 anni» Ennasiana »ChieftainsAlzatti. Reagisci. Lotta. Sii una guerriera, non una vittima del dolore.
Danica Helena Thorne, coniugata Archer ha ricevuto un messaggio da Seria, una lettera firmata da Lazzaro, scritta in inglese. La sua storia è abbastanza conosciuta nella Terra dei Sogni, dove è approdato sotto la guida degli Angeli, non ha abbandonato l’Umanità. Non è invecchiato di un giorno, né può essere avvelenato, ferito con armi comuni o magiche, chiunque arrischi un’aggressione ritorna ad essere polvere, eppure Danica non invidia l’uomo, non sarebbe felice a pellegrinare in un mondo in crescita, osservando il tempo scorrere sui volti, nelle anime, senza mai sfiorarlo, le appare una condizione di estrema solitudine ma non osa quasi pensarlo, fra quelle mura.
Danica sistema il portafogli nella borsetta, mentre si accosta allo sconosciuto, l’ha visto alcune volte nella Città di Rennas, mai in vista, defilato e non distaccato. L’aura simile e differente a quella di un Elpìs, che l’accoglie anche in una bella mattina di luglio.
Lazzaro ha un’età indefinibile, attorno ai trentacinque anni e la pelle è insolitamente chiara per un israelita, ha corti capelli castani in cui sembra abbia infondato le mani troppe volte, ben rasato, ha un volto spigoloso, piacevole, rallegrato da vividi occhi color nocciola, il cui sguardo è profondo, acceso di una luce insolita anche negli Angeli, vestito con sobria eleganza; alto e asciutto non comunica un’idea di forza, quanto di agilità, se non di perenne movimento. È seduto su una panca, quando la saluta da vecchio amico, non lontano dal monumento alla memoria di William Pitt, il Giovane.
«Buongiorno.» cinguetta, il suo sorriso è sincero, sa che manifestare palese ammirazione è sgradito a determinati personaggi, in genere, quelli che più la meritano, perciò resta in piedi con le mani strette alla maniglia della sua borsetta. «Seria mi ha fatto avere la sua richiesta, signor Smith.» pone l’accento sul nome, sa che Lazzaro ha un’identità fittizia, non è la prima, non l’ultima o l’unica; Pandora rimane nel Regno e non ha bisogni di nulla, mentre lui ha scelto di passare diversamente l’eternità concessa. «Sono Danica Archer.» allunga il braccio destro per una stretta amichevole, alza il viso per incrociare la fisionomia marmorea dello statista, serio, austero, pare giudicarla una donnetta petulante, mentre lui ha scritto la Storia e l’ha fatta scrivere ad altri; sposta il viso su Lazzaro, cerca di non far passare il proprio disagio, anzi non vuole che sia notato, perché è immotivato, inopportuno.
{Dress}
Statistiche:
Costituzione 33. Forza 35. Destrezza 35. Mente 34. Spirito 30. Fortuna 33. PV 200. -
.Tobias John SmithLazzaro - Umano - Neutrale Buono - PNG - @.
-
.» Danica Thorne »29 anni» Ennasiana »ChieftainsAlzatti. Reagisci. Lotta. Sii una guerriera, non una vittima del dolore.
Danica rimane in piedi, come se le gambe fossero rigide. Nutriva una soggezione simile nei confronti di Pandora, degli Angeli, poi la reverenza è sfumata in fiducia, in ammirazione, talvolta, in una profonda amicizia.
Lazzaro è molto educato, forse non vuole apparire arrogante e nello stringere la sua mano, Danica ricorda di averlo veduto, attraverso gli occhi Fianna, un’immagine sfuggente di un uomo vicino a Ennas, cui Seria getta le braccia al collo con l’entusiasmo di una bimbetta che saluta il nonno.
La donna ascolta, non commenta, non mette in dubbio una sola sillaba pronunciata dall’altro, siede con la schiena dritta, la porta posata sulle ginocchia, gli occhi passato dalla statua al suo interlocutore, fa un cenno di assenso. «In certi ruoli sono richieste caratteristiche specifiche; un politico deve avere ideali, forti principi morali, eloquenza incisiva. Non deve essere un festaiolo, bensì risoluto, capace di leggere il proprio tempo.» ribatte in tono serafico, la voce smorzata: «Ognuno ha un modo unico di comunicare, talvolta, basta un sorriso per mostrare la luce dell’anima, una frase per comprendere che una persona è degna della nostra stima. Altre volte, serve una conoscenza più approfondita.» si stringe nelle spalle, le mani si congiungono sotto il mento.
Marlene ed Enid hanno parlato di Lamia, delle origini del Demone, della sua smania di grandezza, ha appreso il metodo consigliato per eliminarlo, sul quale non ha espresso alcun giudizio, anche se lo trova rischioso, ha molti dubbi in merito, spera vi sia una seconda strada da percorrere, ma riconosce la gravità della situazione.
«La bocca del serpente non sdentata.» fa presente a Tobias John Smith. «Lamia è stata una delle Streghe più abili della Storia, quasi tutti si sono formati sul suo esempio ma Marlene non è una Strega, ciò che le si chiede è di agire come tale, oppure, di sfruttare Azrael. So che i Roelliani imparano a muoversi nella Forma Astrale, quella spirituale ma non lo fanno gli Ennasiani, né gli Angeli.» sbotta in piena sincerità. «John, io so che Mous e Lilien sono eccezionali e non negherebbero un atto di bontà alla Legione. Non è mancanza di coraggio, ho solamente ragionato sulla situazione, i rischi sono tanti e l’esito incerto. Se Marlene facesse un solo sbaglio, saremmo perduti.» abbassa il viso, non ha confidato il suo pensiero a Charles, non fra uno strappo temporale e l’altro.
Danica sente l’istinto farle aprire la bocca: «Le Ombre avranno un buon comitato di benvenuto.» è la sua risposta, il riflesso aggressivo è verso i nemici e non Lazzaro.
Enid è diventata più sicura, meno diffidente dall’arrivo di Erato mentre Doctor Cayden Watson è un guerriero di nota fama, nonché generale al servizio delle Muse, agevolato da Zeus con diverse abilità. Lei sa badare a sé stessa, non lascerebbe uscire dal negozio, chiunque entrasse con intenzione malevole.
{Dress}
Statistiche:
Costituzione 33. Forza 35. Destrezza 35. Mente 34. Spirito 30. Fortuna 33. PV 200. -
.Tobias John SmithLazzaro - Umano - Neutrale Buono - PNG - @.
-
.» Danica Thorne »29 anni» Ennasiana »ChieftainsAlzatti. Reagisci. Lotta. Sii una guerriera, non una vittima del dolore.
Danica sorride, lascia che Lazzaro racconti, soppesa le sue parole, l’impatto che possano avere sul Regno di Erellont, sul futuro, rimane in silenzio per alcuni minuti, valutando gli scenari, le ipotesi, le soluzioni. Siede in maniera composta, la borsetta sulle gambe, le mani incrociate su di essa, la schiena dritta, giocherella con una ciocca di capelli, eppure non è realmente nervosa o imbarazzata.
«Non abbiamo intenzione di fare un colpo di stato.» chiarisce con voce ferma, in un lieve sospiro; l’idea è stata suggerita da Yuuri, vittima di Poseidone, come suo padre. «Cerchiamo di dare un avvenire alla Terra dei Sogni. Sappiamo che il nostro generale, vive all’oscuro del proprio passato, lasciando decadere la Città di Adler, noi vogliamo che si desti dal torpore, ritorni fra noi.» spiega in tono calmo, anche se le è difficile con tali argomenti. «I Maridi sono governati da un re che ha perduto il senno, ha lasciato stuprare la propria figlia, mentre ha quasi incarcerato la seconda, non ha avuto alcuna pietà nel manovrare i nipoti, affinché si uccidessero per favorire il suo controllo sull’intera dimensione. Io non voglio portare sofferenza, distruggere l’immagine di un padre davanti ai suoi figli, non ho alcun interesse o piacere nel farlo.» alza gli occhi a cercare lo sguardo di lui. «La verità è la nostra unica arma, senza di essa, saremo perduti e l’abbiamo visto e vissuto.» fa una pausa, cerca di non proseguire, il concetto è abbastanza chiaro, non incamera informazioni per farne lance da scagliare, desidera solo il bene per Erellont, per chi vi abita e continua a credervi.
«Posso aiutarti?» chiede sulla Manticora: «Se esiste un modo, in cui possa agevolarti, puoi chiederlo, io sono più che disponibile e non sono la sola.» sorride con intento incoraggiante, mentre lascia che i turisti accerchino la mente di suoni, odori, potrebbe contarli uno ad uno, non prova un reale fastidio, ormai non presta alcun caso ai dettagli, ha dovuto imparare a focalizzarsi su se stessa, su quanto pensa, prova e comunica, i sensi devono essere un aiuto e mai un ostacolo.
È attratta dal soffitto, così vivido alla sua vista, nessuno può vedere certi dettagli, solamente i suoi occhi inumani: «Sono lieta di essere riconosciuta, anche se non per meriti direttamente guadagnati.» abbassa la testa su Lazzaro. «Non è una novità, lontano da Erellont, in pochi riuscivano a collegare i miei ricordi ai loro, sono stata a Tokyo per diverso tempo e poi a Edimburgo.» serra di nuovo le labbra, non osa andare avanti, non azzarda e forse sta sbagliando, ma non può forzare oltre se stessa.
{Dress}
Statistiche:
Costituzione 33. Forza 35. Destrezza 35. Mente 34. Spirito 30. Fortuna 33. PV 200. -
.Tobias John SmithLazzaro - Umano - Neutrale Buono - PNG - @
Edited by Danica Helena - 22/7/2017, 02:49. -
.» Danica Thorne »29 anni» Ennasiana »ChieftainsAlzatti. Reagisci. Lotta. Sii una guerriera, non una vittima del dolore.
Danica fa un cenno di assenso, si accorge di avere fra le dita una ciocca di capelli, sospira, lasciandola scivolare via. «Porterò la pozione e la userò, al momento opportuno.» diligente, come una brava scolaretta, sorride a quel suo tono compito, ma non commenta, né spiega cosa la diverta, forse è solamente l’aura di Lazzaro, così positiva da renderla più serena.
La sensazione famigliare di Percival, spinge lo sguardo verso la parte destra della chiesa; l’Ennasiano tiene per mano Eirene, la bambina ha i capelli biondi sciolti sulla schiena, indossa un abito estivo, gli occhi scintillano nel’incrociare la figura della madre, solleva il braccio e tamburella l’aria con le dita, sorride allegramente, in buona parte ignara dei piani di sua mamma con cui trascorrerà la giornata.
Danica ricambia a sua volta, rimane a fissare la figlia interessata a un quadro pieno di Angeli dalle ali spigate, forse chiede chi sia il nonno, dove siano la zii, si stupisce non somiglino affatto agli Angeli che conosce.
«Eirene è una bambina sveglia.» confida, senza quasi rendersene conto: «Andrà a scuola, finita l’Estate. L’attimo in cui la vidi, in cui la presi fra le braccia e compresi che lei era mia e che io non avevo conosciuto una simile gioia sembra così vicino, lo dico spesso a Charlie e lui scherza, risponde che parliamo da vecchi, presto Etienne uscirà per vedersi con una ragazza. Il tempo dei nostri figli scorre veloce. Mi domando, se avessi dovuto passare più tempo con loro, se una madre avrebbe rifiutato il ruolo di Chieftains, se sto perdendo qualcosa dei miei bambini, se sto facendo abbastanza per il loro futuro. Non trovo alcuna risposta, ci sono ondate emotive, alcune volte sono soddisfatta, altre vorrei implorare il loro perdono.» si volta su Lazzaro, lascia che Eirene ponga le domande a Percival. «Ci siamo prese la giornata.» gongola orgogliosa, la prima richiesta della sua bimba: «Saremo noi due, andremo a guardare gli articoli per la scuola e pranzeremo, nel pomeriggio andremo dalla zia Lene, faremo una pausa per il tea, infine andremo dal papà. Etienne è con il nonno, una buona occasione per conoscerlo, lui non è identico a Charles, né a me. È un bambino pieno di gioia. Un giorno, si godrà Eirene mentre io tengo Etienne con me. Lo so, non tutto è perfetto, ma Charles ed io abbiamo promesso che nulla avrebbe travolto anche loro, da quando l’ho visto morto, ho compreso una sola cosa, i miei figli non avrebbero veduto il sangue del padre, a qualsiasi costo. Charles sa che vale lo stesso per me.» la pausa è lunga, ricorda quegli spari, il senso di vuoto nel cuore, la rabbia che svaniva nella sofferenza.
«Non hai mantenuto la promessa.» aveva pensato, s’era convinta fosse un’accusa insulsa rivolta a Charles, poi gradualmente era emersa un’altra visione, in cui era Fianna, il Primo Arciere della Guardia del Sole.
Fianna era ferita, sentiva il suo viso era deturpato, Mous era sicuro che entro un mese sarebbe guarita, lei gli credeva ciecamente, non si poneva alcun problema circa la sua favoleggiata bellezza.
Era un’alba grigia, qualcosa affliggeva la Dama dei Sogni e Fianna, aveva stretto la mano di sua mamma per l’intera notte, aveva sentito Ennas chiamarla, diverse volte.
«Dite.» sussurrava, non importava quanto male facesse.
Livia era seduta accanto a lei, aveva un semplice abito color zafferano, i capelli neri raccolti in una coda morbida, gli occhi blu adombrati, aveva sorriso e il sole era sorto. Livia aveva rincuorato la ragazza, ma non rammentava le parole, né a cosa alludesse, molto probabilmente a Sittachai.
«Fianna, ascoltami.» Livia aveva preso le sue mani, emanava un calore insolito: «Io so che la tua decisione è libera, nessuno ti ha costretto a scegliere fra la Guardia e un’unione felice. Ripeti che ami la tua famiglia, i tuoi amici, il Regno e hai ragione, ci ami moltissimo. Sei ricambiata, perché tantissime persone ti vogliono bene; Ennas, Finegar, Seria, Eri, Eoin, Beatrice, John ed io siamo fra queste persone. Noi tutti vogliamo il tuo bene.» gli occhi blu di Livia erano profondi come il mare, come il cielo stellato. «Io ti prometto che conoscerai la felicità, quella folle e inebriante dell’amore. Non hai incontrato l’amore, sinora ma esiste ed entrerà nella tua esistenza. Vivrai la gioia che illuminava gli occhi di Cunie, che io stessa sento nel mio cuore, sarai perdutamente innamorata di una persona che è la risposta ad ogni preghiera, ad ogni speranza, ad ogni delusione e quest’anima sanerà le tue ferite, ti accompagnerà nel futuro che non sarà più tuo ma vostro. Sarai felice, Fianna, io ti prometto che troverai l’amore. Io ti prometto che l’amore, ti renderà ancora più forte, più vitale e sorridente. Te lo prometto, quell’anima esiste e aspetta, come tu aspetti di…»
C’erano pochi individui capaci di zittire Livia, non perché fosse una sovrana severa, ma perché era nota per la sua parlantina irrefrenabile, a tratti fulminea ed in altri meditabonda, pochi erano in grado d’inserirsi fra le sue parole.
«Ha capito, anche se ha preso l’intruglio contro il dolore, rimane lucida.» era stato Jiroshi a richiamare l’attenzione di Livia: «Fianna, mia dolce lupacchiotta, presto o tardi convolerai a nozze e gli invitati invaderanno Roel, Ennas, la capitale e pure Adler, quando avrete finito di festeggiare, si sarà ubriacato anche Ennas. In caso, se volessi ingannare l’attesa…» ma non aveva finito la frase, Livia aveva lanciato uno sguardo al suo tutore, questi si era stiracchiato ed era tornato ad affiancare Mous.
Livia aveva promesso l’amore a Fianna, Danica l’aveva conosciuto ed era a lei, che s’era rivolta, quella notte gelida e buia.
«Sittachai è stato manipolato, non sarebbe arrivato a quel punto, da solo.» scrolla le spalle. «Aamon è potente, perché è saggio. Ha raggiunto suo figlio. Lui aveva una parte demoniaca, ma non sarebbe esplosa con quella forza. Sono stati commessi degli errori, anche se in buona fede, Sittachai non conosceva una parte di sé, era impreparato. In ogni modo, Sittachai è stato lo strumento, a muoverlo è stato un Demone.» dice con sicurezza, sembra ribalzare tra passato e presente. «Serpesia sa che Sittachai e Jiroshi sono tornati. Immagino che Aamon voglia plagiare il figlio, oppure usarlo ancora, in tal caso non può far spezzare la maledizione. Farò in modo che Cecily sia protetta. Finegar si trova ad Erellont, comunque, dubito che qualche Demone esca vivo dalle sue mani.» sentenzia di getto. «Non avrà un’altra occasione, adesso, Sittachai è con noi e chiunque cercherà di ostacolarlo, farà i conti con me.» si volta a cercare Eirene, che indica un fascio di luce bianca sulla tela, quello è Umabel, sta dicendo.
{Dress}
Statistiche:
Costituzione 33. Forza 35. Destrezza 35. Mente 34. Spirito 30. Fortuna 33. PV 200. -
.Tobias John SmithLazzaro - Umano - Neutrale Buono - PNG - @.