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.James C. AllenUmabel - Serafino - Dottore - Scheda [x]
James non lascia la presa ma osserva Serpesia negli occhi, guarda il corpo, non può uccidere Lilien. Può tentare, ma deve risorgerla, può esorcizzarla, soppesa.
Il Serafino cerca, involontariamente di spingere indietro Danica, anzi starebbe per iniziare una lotta furibonda con il tentacolo, onde evitare che lo strangoli in pochi minuti.
L’uomo finisce sulla schiena, mentre tenta di domare il tentacolo, come fosse un’anguilla e la sua aura sembra trasmettere una serie di insulti in enochiano.
«Di chi parli?» domanda furioso a Serpesia: «Ne sono morte a decine di donne. Sono morte tutte, puttana e tutte per tuo volere, solamente mia nonna è tornata. Tu hai preso mia madre. Credi che non lo sappia?» la sua voce bassa non promette nulla di nuovo: «Quale donna? O ti prometto, che non uscirai di qui, anche se usi Lilien.» non parla a vanvera, l’anima di Lilien è sacra e sarebbe diretta alla Rosa dei Beati, ma il suo corpo macchiato dal sangue e dalla carne è solamente lo strumento attraverso cui vive. Sentire nominare Sittachai non aiuta.
Jiroshi arriva, una furia di pelo, splendido e splendente, sicuro di sé e pronto a difendere il Regno con i suoi abitanti.
«Mi pigli in giro?» s’infervora alla messa in scena: «Grazie, dovresti riposare.» si rivolge a Jiroshi. «Odio, quando scappano sotto i mobili, sono come scarafaggi.» si alza in pieni con la fiala in mano, sospira.
«Che donna?» ripete Umabel. «Hai attaccato la mia famiglia, un’altra volta e due amiche. Posso farti bruciare, salvare la nostra Lilien. Tu non sarai lei e lo prometto. Quale donna?» si accosta al divano, aspetta una risposta, poi fa un cenno che è universalmente noto come ‘Chiudete gli occhi, se li avete aperti non è colpa mia’ ed è la mano libera che si chiude a pugno, come una palpebra.
Umabel decide di rifulgere nel suo splendore divino, una luce bianca, che ha saette dorate, azzurre, che sembra attraversata da fulmini rossi ma guardarla è un’impresa dolorosa, come fissare una bomba, che detona dal corpo stesso del Tramite Umano, che non patisce nulla.{Aura Angelica_ Attivazione}
«I'm a Doctor, which means I can break every bone in your body, while naming them.». -
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» Danica Thorne »29 anni» Ennasiana »ChieftainsAlzatti. Reagisci. Lotta. Sii una guerriera, non una vittima del dolore.
Danica riceva una mezza spinta da James, ma il tentacolo arriva comunque. Inizia mormorare in gaelico, detesta i tentacoli, sono disgustosi e prova tagliare, in ultima istanza, quando uno sfreccia verso Cailean prova ad azzannarlo, ma non produce alcun effetto, escluso un conato di vomito.
«Lo stomaco.» bofonchia, sta per usare l’arma definitiva, ma la lotta con i tentacoli di Serpesia impone nuove priorità: «Sul mio cadavere, puttana e tanti ci hanno provato.» sputa sul pavimento, disgustata, laverà tutta la casa, quando sarà passato il pericolo. «La passeggiata finale l’ho sempre fatta io.» ringhia con voce rauca.
È una guerriera, non una ricamatrice, vuole liberarsi per aiutare Cailean, ma arrivano i tentacoli a trascinarla indietro, mentre scalcia e usa i suoi artigli.
Danica batte pure il mento, sino a quando non arriva Jiroshi, ha paura si fiondi sulle sue tette, invece, lancia una fiala a James, in quel momento, si accorgere di essere libera e in uno scatto, prova ad avventarsi su Serpesia.
«Parla o ti faccio vedere lo spettacolo in 3D!» esclama furibonda: «Lascia andare il mio Airech. Non osare, non ci pensare neanche e rispondi a James. Lurida troia, sappi che per insozzato Lilien meriti di peggio, non mi tentare. Parla o non la scampi!» tenta di agguantarla, trascinarla fuori, senza staccarle il braccio, non è una minaccia dal suo tono furibondo, ma non sarebbe in grado di condannare Lilien, alla fine.
«L’aura! Mio Dio, l’aura!» avvisa in grido, siamo alle prese con momenti difficili, chiude gli occhi, si ritrae e l’aura sembra ristorarla, mentre le squaglia gli occhi. Dona sollievo, quiete, sicurezza e le conficca un’ascia nella fronte, con la sensazione di essere amata, protetta e circondata dalla purezza del cielo, mentre il suo cervello esce dal naso.
Non è meraviglioso, resta sembra un po’ stranita con puntini luminosi a zonzo per la visuale, ma c’è di peggio.
«Tutto bene?» domanda, occhi chiusi o piange sangue.{Artigli_Estratti}
Statistiche:
Costituzione 33. Forza 35. Destrezza 35. Mente 34. Spirito 30. Fortuna 33. PV 200
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Cailean Sinclair.
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Eoin Cailean SinclairBe yourself; everyone else is already taken.L’esatta sequenza dei fatti che lo portano a venire trafitto da un tentacolo gigante, gli sfugge. Un attimo prima stava trascinando via John e un attimo dopo…E un attimo dopo, porca puttana, sente solo male. E non è tanto per dire. Si ritrova steso a terra, il tentacolo piantato nello stomaco, e non sa che diavolo fare se non cercare di afferrarlo per evitare che scavi in profondità nel suo corpo, e sbuchi dalla schiena. Apre e chiude la bocca, il respiro superficiale nel petto, sta morendo? Beh, spera di no. Se c’è una cosa che non vuole fare, è lasciare la vita davanti a suo padre. Si gira, o almeno prova a farlo, voltandosi e poggiando un braccio, e poi l’altro a terra. -Porca puttana!- sfiata tra i denti, mentre cerca di trascinarsi via. Per fare cosa poi? Morire lontano come un elefante? Chissà. Spinge con la punta dei piedi e poi con le mani, mentre l’aura si infiamma per il dolore e la confusione. -Hai ucciso Lilien?- chiede mentre pulisce la bocca con il dorso della mano - Chi cazzo hai ucciso?- A pare lui, ma non diciamo che è meglio. Sputa un grumo di sangue a terra, e pulisce con la mano gli angoli della bocca e del mento. - Porca puttana, mi sto facendo scopare da un tentacolo, nemmeno nei peggio hentai!- è un duca, e lo si sapeva, e quando sta per morire, gli esce tutta la nobiltà d’animo. Sfila una delle spade che gli pendono ai fianchi, e cerca di abbassarla sul tentacolo che gli sta profanando lo stomaco, nella speranza di tagliarlo e potersi allontanare. Per come sta messo, potrebbe anche morire nel tentativo di liberarsi, ma speriamo che venga ricordato per la cazzuta decisione dimostrare. Gira la spada, in modo che la punta guardi il terreno, stringe le mani attorno all’elsa, e alza le braccia oltre la testa, il suo obbiettivo è ad una decina di distanza dalla ferita.
[Spade gemelle]
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Costituzione 33. Forza 45. Destrezza 35. Mente 34. Spirito 25. Fortuna 23. PV 200. -
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Serpesia sorride quando il tentacolo trapassa Cailean. Sorride. Poi ride. Ovunque ella si trovi, se all’interno di Lilien o a Memose, se la sta godendo. - Che brutte parole, James. E’ con quella bocca che baci la tua mammina. Ah già è morta.- E’ chiaro, vuole fargli uccidere Lilien. Attraverso l’empatia, l’angelo sentire la povera strega singhiozzare e gemere disperatamente ”Uccidila!” anche a costo di finirci in mezzo lei. - Ho ucciso Cailin e Jonah…- mormora - Sono stata io a suggerire al mio signore Ixo da iniziare da loro.- Finegar emette un verso inconsulto, idem per John. - Tua nonna è tornata perché non era lei quella della profezia. Pensavamo che la Mano del Sole avesse già sposato la persona in grado di farlo cadere, ma a quanto pare, era il Sinclair sbagliato.-
Nessuno dei presenti sembra capire che è successo, e il suono della colonna vertebrale di Cailean che saluta tutti, per andarsene, non sarà d’aiuto. Il tentacolo gira nel corpo dell’ennasiano, e gli spezza la schiena, un attimo prima che questo riesca ad abbattere la spada su di esso, tranciandolo di netto. Serpesia grida per il male, ed è in questo momento che l’aura di James potrà fare il suo corso, illuminando la stanza come se un sole fosse scoppiato al suo interno. Lilien si ritroverà a tossire sangue marcio e pus demoniaco. Il liquido che le viene versato in gola, serve per eliminare gli ultimi residui della possessione , ma la poveretta continua a tossire sangue marcio, come se Serpesia le avesse fatto marcire gli organi all’interno con il suo controllo.
Il gatto sgattaiola fuori dal suo nascondiglio sotto al divano, corre in salotto, e torna con una saliera fra le fauci, la porge alla donna, che senza manco pensarci, la sfila e se la porta alla bocca. Il sale serve per eliminare le tracce di evocatori e figli dell’Inganno, è una cosa risaputa.
-Maledetta vacca spiritica.- impreca Jiroshi mentre guadagna il centro della stanza - Lilien stai bene?- la poveretta annuisce mentre continua a mandare giù bocconi di sale. Avrà bisogno di cure pure lei, ma dopo. John va a girare il figlio e a mettergli le mani attorno al tentacolo che lo trapassa. - Che diavolo è questa roba?- chiede.
- E’ l’occhio della bambola, versione demoniaca, Serpesia n’è una grande fan.- si avvicina al ragazzo per annusare quello che, a quanto pare, non è un tentacolo, ma un arbusto - E’ una pianta del regno di Biriam. Per favore, James, ci serve il tuo aiuto, o il ragazzone ci lascerà nel giro di pochi minuti.-
Appollaiato sul davanzale, Sittachai guarda dentro, è gonfio per la paura, sembra una specie di pallina da tennis di piume e con due zampette e il becco. - Non mi piace quella donna.- la voce del bambino è chiara, voltandovi lo vedrete, sotto forma di spettro, accanto al suo corpo da gufo. Si sta succhiando il pollice mentre guarda il casino all’interno della casa - Ha rapito quella donna dai capelli biondi, e l’ha portata nell’Arena, perché pensava che suo nonno sarebbe impazzito di dolore. Era furiosa quando si è accorta che lui andava avanti. Non sapeva che avesse dei figli e per questo ha cercato di prendersi la femmina, ma l’orso glie l’ha impedito.- Sta parlando di John e di Meredith e del tentativo di rapimento di Ygraine - Ha cercato di prendersi lo spirito della bimba morta sulla bicicletta, voleva fargli fare la sua stessa fine. Nelle tende, a piangere, tra i soldati.- Lucille. Voleva farne una schiava. -Per evitare che Sole tornasse e ricordasse, ma gli è stato impedito. L’uomo invisbile, non ammette che le anime vengano portate via.- Che siano di Dio o sue,non importa, non devono essere prese da chi non appartiene ai morti. l’uomo invisibile che ha che fare con i morti, è solo uno, Ade - Non mi piace quella donna.- ripete accigliato.. -
.James C. AllenUmabel - Serafino - Dottore - Scheda [x]
James non uccide Lilien, alla fine, Umabel può accettare un sacrificio estremo ma non questa volta, l’aura non intacca i tessuti della Strega, la consacrazione dell’aura è forte, abbastanza da non permettere a Serpesia di dominare Lilien, né di rimanere nel posto o di manifestarsi. Lui sta bene, aiuta la donna nel bere il contenuto della fiala, lascia che inizi a purificarsi da sola, le consiglia alcune litanie adatte al momento, si sposta sullo zio.
«Bisogna estrarre questo pezzo di legno, altrimenti, non potrò iniziare la guarigione. Un colpo solo.» si rivolge a Danica e John. «Cailean, non ti preoccupare, ne ho messi insieme tanti.» sorride incoraggiante. Ispira ed espira, le parole di Sittachai arrivano, un colpo di frusta diretto alla sua persona.
«Non ha altro da fare, a parte pensare ai Sinclair?» domanda retorico, mentre aspetta che il legno sia asportato, perché i miracoli duri e puri non li fa manco lui. «Ha ucciso mia nonna, mia madre, mia figlia e voleva farne una schiava, ha tentato di rapire i miei bambini, ne sono sicuro e…» scrolla la testa, mentre la rabbia pulsa nelle tempie, sospira un paio di volte. «Sittachai, non guardare. Jiroshi, distrailo un attimo» si raccomanda.
L’energia c’è, può bastare a dare elettricità a Tokyo, ma Umabel la schiafferà dentro Cailean, in maniera gentile, il tocco delicato del medico, insomma. Lo attende un gran bel momento.{Mano della Misericordia_ Concentrazione}
«I'm a Doctor, which means I can break every bone in your body, while naming them.». -
.» Danica Thorne »29 anni» Ennasiana »ChieftainsAlzatti. Reagisci. Lotta. Sii una guerriera, non una vittima del dolore.
Danica vede una caduta di puntini luminosi, poi il corpo martoriato dell’altro, si avvicina in fretta, mentre Lilien beve il contenuto della fiala.
«Un colpo solo.» non è insensibile, la logica suggerisce che Cailean sia curato, in fretta e non lasciato a morire per volere di Serpesia, non le importa il costo, deve strapparlo alla morte. «Cailin non era la donna giusta. È buono a sapersi, visto cosa ha patito per colpa del suo matrimonio.» sibila, gli artiglia si conficcano in quella sorta di legno e con la rabbia che cova in corpo, tenta di strappare il corpo estraneo dal figlio di John.
«Cailean, resisti. Sei con noi, non ti accadrà nulla di male. Devi solamente resistere.» alza gli occhi su James, se avesse liberato l’Ennasiano, proverebbe a sfiorarlo, lercia di sangue si desume, spruzzato dall’estrazione.
«Lilien, come è riuscita ad arrivare sino a te?» domanda alla Strega, mentre il gufo appare, parla in maniera esaustiva, quasi come Serpesia, il dolore patito per una visione, per una sola ossessione è capace di colpirla. «Lui ha fatto il suo compito, non abbiamo più la Dama dei Sogni. Dove può cadere e da cosa? Ripetono che sarà sempre il più forte, può darsi sia la verità, ma cosa fa credere che vinca? Phobos è stato ucciso da una Elpìs. Lui ha sterminato la Guardia del Sole. Non esiste solo la forza, l’ho imparato alla svelta. Ci sono altri fattori, più importanti, non sono la fortuna o la capacità di valutare se stessi. È altro, è quel disegno che mi inchioda qui, dopo secoli. Legata a persone conosciute, perdute e ritrovate, l’unico che non era parte del disegno, è stato ucciso e rimpiazzato.» scrolla la testa. «James, ti affiderei i miei figli e lo sai, ogni tua parola è un consiglio prezioso e non amici migliori o pari a te ma Mervin è morto, giovanissimo, soltanto per questo e può scendere Dio a smentirmi ma io resterò di questa idea e ciò è sbagliato. È ingiusto. Lui meritava una lunga vita felice, ma è stato sollevato, come un sasso per questa strada di fottuta redenzione.» alza gli occhi.
«Scusa la zia, non ripetere le parole brutte.» alza la testa sul gufo, ormai è in parte. «Jiroshi, si può spaventare.» fa presente, ha fatto un massacro ma resta un bimbo.
«Tu non crepare o per Dio, ti metto alla guardia della porta per otto settimane e non ti allontani manco per pisciare!» inveisce su Cailean. È il bello di stare in cima alla catena alimentare.
«Porca puttana, poteva ammazzare chi voleva… E non ascoltare la zia, intesi?» ribadisce, nervosa, sembra un lupo affamato. «Lei è solo stanca.» sa tenere nipotini da anni, non è un’impresa improba.{Artigli_Estratti}
Statistiche:
Costituzione 33. Forza 35. Destrezza 35. Mente 34. Spirito 30. Fortuna 33. PV 200
Tiro:
For 35 + For 33 = 68. -
Cailean Sinclair.
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Eoin Cailean SinclairBe yourself; everyone else is already taken.Addio gambe. Sente il tentacolo girare all’interno del corpo, e poi uno schiocco, e niente più. Perde sensibilità agli arti inferiori, come se qualcuno avesse spento di colpo l’interruttore, ma riesce lo stesso a portare a termine il colpo, e a liberarsi. Cade su un fianco, le mani a toccare quell’oggetto estraneo piantato nel suo corpo, come se non sapesse bene cosa farne. Dovrebbe toglierlo? Dovrebbe? Sputa un boccone di sangue sul pavimento mentre il mondo si fa grigio. Sta morendo, è inutile a dire. Manco si accorge dell’aura sparata a palla di James. Si sente girare, e poggiare, alza gli occhi sul padre. - Non morirò.- sussurra. Mente sapendo di mentire mentre viene a sapere che è stato impalato tipo vampiro, e che bello. - Tutto molto interessante , ma…- io starei per scendere nei campi Elisi a dare la mano a Ade. Annuisce alle parole di James, ok, ce la può fare. Porta una mano al viso, e morde la pelle del dorso per impedirsi di urlare come un capretto quando l’arbusto viene estratto dal suo corpo. Strizza gli occhi, e i denti, mentre soffoca un urlo che proviene dal fondo del suo stomaco. - PORCA PUTTANA, VACCA, TROIA!- è quello che si riesce a capire di quello che dice. Il resto sono amenità in gaelico scozzese e ennasiano, che non si sta a ripetere. Batte la testa all’indietro mentre si caccia la mano insanguinata fra i capelli. -No, cazzo, Samuel piscia giù dalle mura perché gli pesa il culo scendere le scale per andare alla ritirata, e l’ultima volta, per poco non ha beccato Seria!- sta urlando come un pescivendolo, ma non se ne rende conto. Se avesse l’uso delle gambe, a quest’ora , starebbe anche scalciando come un puledro imbizzarrito. - E non voglio morire sfondato a calci nel culo, quella donna mi fa paura!- Momenti di vita quotidiana fra i membri della Guardia del Sole. Alza una mano, e cerca di aggrapparsi al braccio di John, per farsi forza - Papà non potevi scopartela? - gli chiede, ed è probabilmente la domanda che frulla nella mente un po’a tutti quelli che conoscono questa storia e si domandano del perché Serpesia sia così ossessionato da chiunque abbia la sfiga di potare il cognome Sinclair o esserne parente stretto -Se è così brutta, potevi metterla a novanta, che cazzo!- Sta delirando, ma visto che ha un buco di venti centimetri nella pancia, con svariati organi interni che stanno cercando di trovare una nuova collocazione altrove, è giustificato…Vero? - Santa Margherita aiutami tu.- che è meglio.
[Spade gemelle]
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Costituzione 33. Forza 45. Destrezza 35. Mente 34. Spirito 25. Fortuna 23. PV 200. -
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Lilien non ha la minima idea di cosa sia successo, del perché. Sa solo che un momento prima stava ricamando, e un momento dopo, Serpesia era nella sua testa. Scivola giù dal divano, è distrutta, ma tutto sommato, per essere stata posseduta dalla madre della Disgrazia sta una cannonata. Si pulisce la bocca con una mano, mentre gattona fino al ferito, e poggia una mano sulle sue. - Sssssh…- mormora cercando di calmarlo. Jiroshi usa una zampetta per spostare uno degli arbusti, visto da fuori potrebbe sembrare un gatto comune, ma in realtà, è chiaro che sta studiando la pianta. - A Biriam l’amore non esiste. risponde a Danica - Non esiste una concezione, anche vaga, di affetto, di famiglia, viene riconosciuta solo la forza.- si avvicina a Cailean, e annusa la ferita, poggiandosi con le zampe anteriori sul suo petto - Ho visto madri vendere i propri figli a Memose, ho visto donne uccidere i propri mariti per contrarre un matrimonio migliore. L’amore a Biriam, non è contemplato. La forza dell’amore è considerata solo una favola di chi non è in grado di brandire una spada e imporre la sua ragione con il sangue.- Per questa ragione riconoscono solo la forza , e nient’altro - Ed è questo che farà cadere quel regno , guardate cos’è successo a Ixo, amava sua sorella, e quando l’ha persa, ha deciso di darsi la morte. Perché sapeva che tornare da Caos in quelle condizioni, significava morire.- siede sui posteriori e porta la coda attorno al corpo, mentre Sittachai si avvicina. James sentirà una manina gelida toccargli un ciuffo di capelli sulla nuca, lisciarlo fra le ditine, mentre osserva la scena. È un gesto che il bambino faceva spesso sia con lui che con Faloan, mentre si succhiava il pollice, o si toccava i capelli o li toccava a loro. - La vita di quel ragazzo non è stata affatto vana.- mormora - Ha amato molto, e il suo amore ha cambiato il corso della vita delle persone che lo hanno conosciuto. Voi tutti sareste stati molto diversi se lui non fosse mai esistito. Era scritto che morisse giovane, ma non che fosse solo un gradino, ma che fosse un raggio di speranza per chiunque lo avvicinasse. - si volta, e indica un piccolo fiore che spunta fra i ciottoli del selciato - Quel fiore non vivrà che pochi giorni, eppure, senza di lui, questo posto sarebbe molto diverso. Allo stesso modo, la vita di quell’uomo dagli occhi azzurri, è servita. - Jiroshi sembra sorridere mentre guarda il bambino, gli appoggia una capocciatella sulla gamba e strofina leggermente prima di tornare a guardare - Ha visto molto di peggio, verso Sittachai?- il bambino annuisce mentre guarda Cailean - Gli uomini, quando sono piccoli, mi piacciono. Non fanno paura. Quando sono grandi però, sanno farsi male a vicenda, come nemmeno i demoni. I demoni seguono la loro natura, non sanno cosa sia fare del bene. Gli uomini sanno cos’è il bene, ma spesso, scelgono di fare del male. Gli angeli piangono mentre guardano, e i guardo con loro, e non capisco perché sia capitato tutto questo. Non era per questo che il loro papà li ha creati, lui gli ha dato la libertà di scegliere, eppure, sperava che rendessero la sua opera perfetta. Eppure non è stato così. Hanno sporcato, distrutto, rinnegato.
Sittachai è il figlio del demone della conoscenza, e lo sta dimostrando, tirando fuori ragionamenti molto, ma molto più adulti, di un bambino della sua età. Però ha sempre sette anni, e l’arrivo di una farfalla lo distrae di botto, facendogli alzare gli occhietti e reclinare la testa all’indietro.
-Quelli erano i reclutatori di Memose.- risponde tornando a guardare James - Quando sono entrati, non si aspettavano di trovarsi di fronte la gatta. Hanno preso il maschio, perché più alto e robusto della femmina, e hanno cercato di portarlo via.- E’ quello che è successo, i reclutatori hanno cercato di rapire Killian dalla sua cameretta, ignorando Noelle che era con lui - Non si aspettavano che la gatta fosse lì, e che fosse disposta a morire pur di impedire che il bambino fosse portato via.-
Di nuovo si distrae e allunga una mano verso Danica - Mi dai una caramella?-. -
.James C. AllenUmabel - Serafino - Dottore - Scheda [x]
James chiude la bocca, sono tutti tesi, nervosi, doloranti, immagina sia strano urinare sopra il coraggioso, prezioso capo di Seria e uscirne vive, ma lui prova a trattenere lo zio, per evitare abbia movimenti nervosi, ma quel che lo preoccupa sono i danni procurati dall’arbusto.
Le sue mani, che non sono piccole e morbide, si pongono sulla ferita: «Tu non morirai, fra un paio di ore, starai molto meglio e per oggi, ti consiglio di rimanere a riposo.» consiglia in tono rassicurante.
«Non buttarlo, può essere utile.» dice a Danica, riguardo all’arbusto, indica Lilien, in quanto Strega saprà farvi qualcosa, oppure non sarà che un rimasuglio demoniaco da bruciare.
«Sittachai, non ripetere queste parole brutte. Sei stato bravo a notare tutte queste cose, perché sei un bambino intelligente.» dice al piccolo gufo con una maggiore dolcezza: «Stai vicino a Jiroshi, adesso, non puoi guardare.» ripete con un tono più autorevole. Non si fanno vedere corpi spezzati ai bambini assassini, loro sono persone per bene.
L’energia si dirama dalle sue mani insanguinate, un impalpabile pulviscolo dorato, scivola nel corpo di Cailean, si insinua nel sangue versato per raggiungere la colonna vertebrale, la prima a dover essere ricostruita, il processo toglie gradualmente la sofferenza fisica, anche se vi è un contatto diretto con la ferita.
«Dobbiamo evitare che entri nel Regno. È inammissibile, io sapevo che nessuna creatura di animo cattivo possa mettervi piede, come diamine ha fatto, lei ad arrivare sino a Lilien?» domanda a John, il nonno deve sapere le cose importanti, perché è il nonno.
Lui non spiega, non vuole farlo e non sarebbe in grado al momento, ma Jiroshi fa avvicinare Sittachai a James, senza che sappia il motivo, ha un gruppo in gola, piangere è fuori discussione, sorride, al contrario.
«Sei molto riflessivo, ma hai ragione.» deglutisce mentre continua a curare Cailean: «Il loro papà li ama, li ama più di chiunque altro e non può sopportare che non abbiano la possibilità di vivere liberi, di poter fare tante scelte e cose meravigliose. Le fanno e lui è felice. È orgoglioso. È triste, quando agiscono male, ma Sittachai, un papà non smette di amare i suoi figli. Piange, poi si rialza e va avanti, perché i suoi figli hanno bisogno di lui. Io lo so bene.» deglutisce, lo sa in ogni senso, in pratica. «I papà sanno che i figli possono fare errori, sanno che non li capiranno, ma accettano quello che sono, i loro figli e li amano, li perdonano per questa ragione. Capisci, Sittachai?» si passa la lingua sulle labbra, le forze iniziano a scemare. «Se sono ritornato, alla fine, è stato perché volevo aiutarti. Tu sei mio figlio e io ti voglio bene, non devi scappare da me. Io so che mi vuoi bene, so che mi hai cercato e sono qui. Mi spiace, non hai avuto la felicità che meritavi ma non sei cattivo, hai sbagliato e io lo so. Ti perdono. Sei stato il centro della mia vita per anni, ho pensato fossi un miracolo, che la Dama ti avesse creato e non fossi reale, ma adesso, lo so e possiamo stare bene. Non devi lasciarci più, Sittacchai.» non estrae le mani, deve finire di curare lo zio, ma è un attimo commosso.
«Adesso, sarò stanco. Non aver paura, ho aiutato lo zio. Lui è un orso. Ascolta Jiroshi, mi raccomando e fai cosa ti dice, perché lui è molto saggio.» sospira. «Lilien, un attimo, arrivo.» mormora con lieve affanno.
«Non lo scordare, Sittachai, io sono tornato per te. Non importa il Passato, adesso, abbiamo tanti giorni davanti.» termina, pensa di portarlo a casa, come un nuovo paio di scarpe, poi Marlene capirà e ricorderà di essere stata uccisa prima di essere uccisa da Sittachai, come gesto di affetto figliare.{Mano della Misericordia_ Attivazione}
«I'm a Doctor, which means I can break every bone in your body, while naming them.». -
.» Danica Thorne »29 anni» Ennasiana »ChieftainsAlzatti. Reagisci. Lotta. Sii una guerriera, non una vittima del dolore.
Danica resta ad ascoltare, ha le labbra chiuse e non ha ribatte, ma ha perduto i suoi amici, alcuni l’hanno abbandonata per seguire i fili delle loro esistenze ingarbugliate, altri sono diventati ombre, ricordi che emergono nella distanza, Mervin non l’aveva mai lasciata, era rimasto al suo fianco, l’aveva supportata anche se non era d’accordo con le sue decisione, poi la morte l’ha strappato dalla Terra. Era in attesa di Etienne, goffa, praticamente indifesa, c’era Benedict a sostenerla, in quel mattino senza sole. Non è mai stata sola, non è mai stata fortunata, ma ci sono perdite che non si cancellano.
«Mervin.» dice il suo nome. «Lui era un Angelo, non eravamo sempre d’accordo e su diverse cose, non lo celava, mi parlava ma io sapevo che era dalla mia parte, che mi stava vicino, anche senza capire, lui accettava e basta. E io ho imparato a fare la stessa cosa.» deglutisce, fra un po’ avrà bisogno di una siringa di Valium. «I miei amici sono andati via, uno dopo l’altro: Connor, Seren, Amina, Kevorin, non c’era neppure Akrioma. Non si può chiudere il dolore, lo si tiene nel cuore, ho pensato tanto a mio marito, a cosa avrebbe fatto Mervin ed è quanto ha fatto James. So cosa intendi, Jiroshi, ma qualche volte, vogliamo solo essere abbracciati da un amico.» mormora, sorride per Cailean.
In pratica, l’idea di veder morire l’uomo, l’ha resa più fragile emotivamente, perché non se lo sarebbe perdonato, perché non l’avrebbe accettato, soprattutto davanti a John, a seguito di una mattina così particolare, non è riuscita a trattenersi.
«Stai calmo. Seria è troppo agile, non la prenderà mai e tu dovrai stare tranquillo per un po’ e ci sono un sacco di problemi.» l’ultima parte non è una novità.
Danica guarda il bambino: «D’accordo, ne ho al latte e al caramello, una al limone. Quale vuoi?» posa i tre dolcetti artigianali, smerciati da Brianna, sulla mano. È una mamma attrezzata.
«Non aver paura, Sittachai, sei un bambino molto acuto. Io non sono arrabbiata con te. Ti perdono, voglio che tu diventi un bambino sempre più grande e poi un ragazzo e sarà sempre la tua zia. Io sono tua zia. Lo seno sempre stata, rimani qui, noi siamo la tua famiglia ed è questo il posto in cui vivrai, perché la notte è passata ed è una bella giornata di sole.» non osa abbracciarlo, prima che si spaventi, ma è comprensibile.
«Al massimo, poi abbraccio tuo figlio.» avverte John. Può coccolare Jiroshi, ma ha notato una fugace occhiate al seno.
«Grazie, Jiroshi.» sussurra.
Danica ci ripensa: «Abbracciami, se ti va.» si arrende, ama i gatti. Marlene le stava sulle ginocchia per ore, ha cercato di rapire Azzurra, una notte del 2042 in piena battaglia ma la signora, ha fatto la gobba e si è lasciata accarezzare ronfando sino a quando Jethro ha dubitato della sua fedeltà.{Artigli_Ritratti}
Statistiche:
Costituzione 33. Forza 35. Destrezza 35. Mente 34. Spirito 30. Fortuna 33. PV 200.
Alla scoperta di uno sfortunato passato. |
